·

Chiesa

Accogliamo l’invito del Santo Padre a investire 24 ore per il Signore

Paolo Emanuele · 10 anni fa

Accogliamo l’invito del Santo Padre a investire 24 ore per il Signore

Anche quest’anno si tornerà ad evangelizzare insieme con tante Diocesi, Parrocchia, Movimenti e Realtà Ecclesiali coordinate dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione nella Quaresima 2015, rivivendo l’esperienza denominata “24 ore per il Signore”, nei giorni 13-14 marzo 2015. Ricordate la veglia penitenziale nella quale Papa Francesco prima di andare a confessare andò per primo lui a ricevere il Sacramento della Riconciliazione? Esattamente in quella circostanza si viveva per la prima volta questa bellissima esperienza in cui, moltissime parrocchie sono rimaste aperte al fine di proporre a quanti lo desiderassero un momento di ascolto, di preghiera e la possibilità di vivere il Sacramento della Riconciliazione. La cosa davvero bella ed unica delle “24 ore per il Signore” è l’unità di diverse Diocesi nel Mondo, di Movimenti e Realtà Ecclesiali, che vivono e condividono lo stesso zelo missionario ricevendo il mandato direttamente dal Santo Padre nella Veglia Penitenziale che poche ore prima di vive a San Pietro. Nel messaggio di Papa Francesco per la quaresima 2015 viene affermato: “Non trascuriamo la forza della preghiera di tanti! L’iniziativa 24 ore per il Signore, che auspico si celebri in tutta la Chiesa, anche a livello diocesano, nei giorni 13 e 14 marzo, vuole dare espressione a questa necessità della preghiera.” Il Santo Padre ci invita a credere in “Dio Padre di Misericordia”. Ma come? Mi sia consentito un piccolo raccordo biblico. Nel Libro dell’Apocalisse Gesù è chiamato il “testimone fedele” (Ap 1,5; 3,14) o più letteralmente “il martire, quello fedele”. Egli è venuto per rendere testimonianza sul Padre “lento all’ira e ricco di misericordia” (Ef 2,4). I cristiani ricevono da Gesù il compito di essere testimoni di lui (cf. At 2,8), testimoni di Dio e della sua misericordia. Testimone di misericordia si diventa con l’itinerario che passa attraverso queste tappe: vedere i segni, ascoltare la parola che rivela il mistero, sperimentare il dono, praticare la misericordia. Attraverso alcune pagine degli evangelisti Marco e Luca possiamo rintracciare l’origine della nostra identità cristiana e rimotivare l’impegno a seguire Cristo e testimoniarlo con la nostra vita. Nel Nuovo Testamento il concetto di misericordia è espresso fondamentalmente con quattro parole che indicano la misericordia: sono due verbi e due sostantivi. I verbi sono: “Avere Pietà” e “Avere Compassione” i sostantivi sono “Elemosina” e “Viscere di Misericordia”. Che in questa Santa Quaresima ognuno di noi possa esercitarsi nei due verbi al fine di poter fare vera elemosina e far sperimentare a chi ci sta accanto la profondità dellaViscere di Misericordia del Signore.

Don Francesco Farina