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Vita diocesana

A Lamezia incontro con il presidente della “Casa della Carità” Don Virginio Colmegna

Paolo Emanuele · 10 anni fa

A Lamezia incontro con il presidente della “Casa della Carità” Don Virginio Colmegna Abitare le fragilità del nostro tempo, condividere le tante povertà della società di oggi non con una semplice assistenza buonista, ma facendoci “prossimi” dei più poveri nella vita di ogni giorno, mettendo in pratica un’autentica cultura della condivisione fraterna. Sarà incentrato su questi temi l’incontro promosso dalla Caritas Diocesana di Lamezia Terme con gli operatori al servizio delle povertà della nostra città in programma sabato 24 gennaio alle 9 nella Parrocchia di San Giovanni Battista a S. Eufemia con l’intervento di Don Virginio Colmegna Presidente della Fondazione “Casa della Carità” di Milano, nata nel 2002 su iniziativa dell’allora Arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini.

L’idea di un welfare che vada oltre le logiche dell’assistenzialismo e dell’emergenza e promuova la piena autonomia della persona e la possibilità di ciascuno di arricchire la società con le proprie risorse: questi alcuni dei principi ispiratori dell’attività della Fondazione presieduta da Don Colmegna che dal 2002 opera per garantire diritti, salute e lavoro alle persone che si rivolgono alla struttura, costruendo dei percorsi personalizzati finalizzati all’autonomia.

La testimonianza di Don Virginio Colmegna sarà un’occasione per riflettere sull’esigenza di de-istituzionalizzare la povertà e liberare la domanda di giustizia fraterna. E’un approccio che non può ridursi alla semplice assistenza ma deve farsi cultura, modo di pensare e guardare: è tutta la comunità che deve preoccuparsi dei poveri, di coloro ai quali sono negati non solo i diritti, ma anche il diritto di chiederli

Di seguito alcune informazioni su Don Virginio Colmegna:

Ordinato sacerdote il 28 giugno 1969, nel settembre dello stesso anno ha conseguito la licenza in teologia. Dal 1969 al 1976 è stato viceparroco nel quartiere milanese della Bovisa e collaboratore dell'Azione Cattolica. Nel 1979 è nominato assistente ecclesiastico della Fuci. Negli anni Ottanta ha promosso diverse cooperative e comunità di accoglienza, principalmente nel campo della sofferenza psichica e dei minori. Nel 1982 è entrato nell'ufficio Vita sociale e Lavoro della Curia di Milano, in qualità di assistente diocesano del Movimento dei lavoratori di Azione Cattolica, ed è nominato vicepresidente del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca). Nel 1990 è diventato responsabile della parrocchia "Resurrezione" di Sesto San Giovanni (Mi). Il cardinale Carlo Maria Martini, nel 1993, lo ha designato direttore della Caritas Ambrosiana. Nel 1998 ha assunto le cariche di direttore della delegazione regionale Caritas Lombardia e di presidente dell'Agenzia solidarietà per il lavoro (Agesol) impegnata nel reinserimento lavorativo dei detenuti. Nel 2002, il Cardinal Martini la ho nominato presidente della neonata fondazione Casa della carità "Angelo Abriani" di cui tuttora è presidente. Nel 2004, ha lasciato la guida della Caritas Ambrosiana per dedicarsi a tempo pieno alla Casa della carità, inaugurata il 24 novembre. Nel 2006 è stato nominato dal sindaco di Milano, Letizia Moratti, membro dell'Advisory board, il comitato strategico voluto dallo stesso sindaco per affiancare l'amministrazione nell'affrontare i problemi della città. è consigliere d'amministrazione del CeAS, Centro Ambrosiano di Solidarietà Onlus. è membro del Comitato di sostenibilità di Eurizon Capital e, dopo essere stato consigliere indipendente del Consiglio di amministrazione, è vice presidente di Etica SGR dall'aprile 2014. Nel giugno 2011, la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca gli ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Scienze Pedagogiche.