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Vita diocesana

Apertura dell’anno della vita consacrata con l’arrivo della statua della Madonna di Dipodi

Paolo Emanuele · 10 anni fa

Con la S. Messa Stazionale di sabato prossimo, 29 novembre, il Vescovo Mons. Luigi Cantafora aprirà l’Anno della Vita Consacrata per la Diocesi di Lamezia Terme, in comunione con Papa Francesco che ha voluto proclamare il 2015 Anno della Vita Consacrata per tutta la Chiesa. Due momenti segneranno l’inizio dell’anno della vita consacrata e del nuovo anno liturgico per la Chiesa lametina: venerdì 28 novembre alle 16 sarà accolta al Santuario di Sant’Antonio di Padova, dove sarà celebrata la S. Messa, e alle 20 la processione verso la Cattedrale: sabato 29 novembre alle 17.30 alle 17.30 dalla Chiesa di San Domenico si andrà in processione verso la Cattedrale dove il Vescovo celebrerà la S. Messa stazionale con il clero diocesano e la presenza delle religiose e dei religiosi della Diocesi. “Il Convegno Ecclesiale sarà un momento per rilanciare il nostro cammino unitario”, dichiara Mons. Cantafora: ci stringiamo attorno ai religiosi e alle religiose della nostra Diocesi, nell’anno che il Papa ha voluto dedicare a loro. Ogni nuovo inizio porta con sé desideri e propositi. Per questo nuovo Anno Pastorale la parola chiave è: osare! Osare nell’annuncio del Vangelo, osare nel proporre la bellezza del sacerdozio e della consacrazione, osare nella difesa della giustizia, osare nel prendersi cura dei poveri. C’è da costruire la Chiesa del domani con scelte evangeliche e spirito missionario”, ha affermato il Vescovo Mons. Cantafora che nei prossimi mesi scriverà una lettera alle numerose comunità religiose presenti in Diocesi come “segno di una collaborazione gioiosa e concreta con i consacrati il cui esempio ci spinge a tornare sempre alla genuinità del Vangelo e di osare scelte rinnovate per affrontare le sfide del nostro tempo.”Nella Diocesi di Lamezia Terme, sono presenti 142 suore in 38 parrocchie (su un totale di 62 parrocchie) e 6 comunità parrocchiali sono rette dal clero religioso con la presenza di 30 tra religiosi sacerdoti e fratelli. “Fare memoria grata del passato, abbracciare il futuro con speranza, vivere il presente con passione”. Questi gli obiettivi indicati dalla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica per l’anno indetto da Papa Francesco a 50 anni dalla Decreto conciliare Perfectae caritatis sul rinnovamento della vita consacrata. “La vita consacrata è profezia. Dio ci chiede di uscire dal nido che ci contiene ed essere inviati nelle frontiere del mondo, evitando la tentazione di addomesticarle. Questo è il modo più concreto di imitare il Signore”. Così il Pontefice si è rivolto all’ultima assemblea generale dell’Unione dei Superiori generali chiamando i religiose e i religiosi “uomini e donne che possono svegliare il mondo”. Accogliendo il monito del Papa, anche la Chiesa lametina vuole ringraziare il Signore per il dono della vita consacrata e riscoprire in questo anno la bellezza della vita vissuta come dono d’amore a Dio e ai fratelli, l’attualità dei consigli evangelici della povertà, della castità e dell’obbedienza come proposta di vita per le donne e gli uomini di oggi che scelgono di seguire Cristo “in maniera speciale”.