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La parola del Vescovo

Continuità nel bene e apertura alla novità. Il Vescovo al Carmine di Sambiase

Paolo Emanuele · 10 anni fa

è stato presieduto dal Vescovo, il rito di insediamento del nuovo Parroco del Carmine di Sambiase. Nell’omelia che Monsignor Vescovo ha pronunciato, è stato delineato il senso della festa della Dedicazione della Basilica Lateranense, insieme alla missione del parroco nella nuova parrocchia e al compito dei fedeli laici per la crescita della Chiesa.

Di seguito il testo dell’omelia

La liturgia ci fa celebrare oggi la Dedicazione della Basilica Lateranense, chiamata “madre e capo di tutte le chiese della città di Roma e del mondo”. Con questa ricorrenza, noi esprimiamo l’amore e la venerazione per la Chiesa romana che, come afferma sant’Ignazio di Antiochia, “presiede alla carità” dell’intera comunione cattolica (Ai Romani, 1, 1). Un teologo certosino insegna che quando si ricorda la dedicazione di una Chiesa, in verità si fa riferimento a tre case. La prima è il santuario materiale, dove si compie la Parola di Cristo «Se due o tre fra voi sulla terra si accorderanno per chiedere qualsiasi cosa, l’otterranno dal Padre mio» (Mt 18,19). La seconda casa di Dio è il popolo, la comunità santa che trova la sua unità in questa chiesa. è la dimora spirituale di Dio di cui la nostra chiesa, questa casa di Dio materiale, è il segno. La terza casa di Dio è ogni cristiano, consacrato attraverso il Battesimo. Che gioia fratelli, Dio ha scelto per venire ad abitare in noi attraverso la sua grazia! In questo giorno di festa, tutta ecclesiale, fa il suo ingresso come nuovo Parroco don Gigi, sacerdote maturo ed esperto che viene ad assumere la guida della comunità dopo la morte del carissimo e amato don Pasquale. A don Gigi, come Vicario si aggiunge don Claudio che, con il suo ministero a servizio dei giovani nella scuola e nella promozione della solidarietà, saprà dare un valido aiuto all’edificazione di questa comunità. Don Gigi ha ricoperto diversi incarichi. è Parroco a Castagna, a Curinga, poi Rettore del Seminario e Cappellano del Carcere, poi Parroco a Serrastretta e ora ricopre il ruolo di assistente della Consulta delle Aggregazioni Laicali.Don Gigi, in questi anni di ministero alla Chiesa, grazie alla sua esperienza di fede e alla sua preparazione culturale, ha servito Dio e i fratelli in diversi modi, che sono certo saprà mettere a disposizione per il vantaggio di tutti voi.Noi gli affidiamo proprio queste tre case, nominandolo Parroco di questa parrocchia, perché come pastore proprio di questa comunità, renda presente il Vescovo, Vicario di Cristo in questa Diocesi.Gli affidiamo questa bellissima Chiesa, dove voi vi riunite. Gli affidiamo la casa che tutto è questo popolo cristiano, fedele e attaccato ai suoi sacerdoti. Gli affidiamo la casa che è il cuore di ciascuno di voi battezzati, perché con i Sacramenti e la Parola possa aiutarvi a vivere pienamente il Battesimo con cui siete diventati Figli di Dio. Infine una parola a questa comunità, che nel mio cuore di Pastore ha avuto un posto particolare, soprattutto a motivo della bella testimonianza di fede che avete dimostrato con don Pasquale. Anche a voi viene affidato un dono: il nuovo Parroco. Sappiate ascoltarlo come si ascolta un Padre, sappiate accoglierlo come si accoglie un fratello, sappiate seguirlo come si segue un pastore. A lui chiedo la “continuità nel bene”. Continuare nel bene che qui già c’è, significa guardare con speranza al futuro. A voi fedeli, però, chiedo di aprirvi alla novità e a quanto vi proporrà il nuovo Parroco, per continuare il cammino e non fermarsi. A quale novità mi riferisco? Seguendo l’invito di Papa Francesco, fate germogliare anche qui le nuove realtà suscitate dallo Spirito e potrete godere di una rinnovata vitalità. Camminate insieme, Parroco e fedeli, e continuate nel bene, tenendovi per mano, riconoscendo ruoli e diversità presenti, ma sempre nell’unità della Chiesa, che tutti serviamo e amiamo. La Beata Vergine Maria del Carmine, San Biagio e Santa Teresa di Gesù Bambino intercedano per noi e accompagnino il nostro nuovo cammino di Chiesa.