Suore del Bambin Gesù di Lamezia Terme in festa, martedì 21 ottobre, per la ricorrenza liturgica del Beato Nicola Barrè (beatificato da Giovanni Paolo il 7 marzo 1999, a Roma), Religioso Minimo (figlio spirituale di San Francesco di Paola), Fondatore, proprio, delle Suore del B.G., la cui missione oggi continua nei cinque continenti.
Momento centrale della ricorrenza, la Concelebrazione delle ore 19:00 nella chiesa di San Francesco di Paola, alla quale hanno, ovviamente, presenziato suor Gabriella Assolari, suor Marina Mugerli e suor Caterina Dolce (vedi foto, da sinistra a destra), le tre suore che attualmente coadiuvano i locali Padri Minimi in diversi settori parrocchiali.
La Santa Messa è stata presieduta da padre Ivano Scalise (concelebranti gli altri padri convenutali: padre Antonio Casciaro, padre Antonio Bonacci e padre Vincenzo Arzente) e animata dal gruppo “Padre Giovanni Vercillo”.
La liturgia ha dato l’occasione ai numerosi fedeli presenti nel sacro tempio di ripercorrere la figura del Beato Nicola Barrè, tratteggiata nelle linee generali da suor Caterina Dolce, che ne ha evidenziato il carisma verso i piccoli e i poveri, invitando tutti ad imitarne l’esempio, “per scoprire -attingendo alla sua sorgente di spiritualità- il gusto di Dio” e lo ha additato quale “apostolo attento al cammino personale di ognuno verso Dio”.
Nicola Barrè nasce ad Amiens (Francia) il 21 ottobre 1621 e muore a Parigi il 31 maggio 1686 (nda., è doverosa una precisazione: la festa liturgica si celebra il giorno della nascita, poiché il 31 maggio, giorno del Suo transito al Cielo, coincide con la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria ad Elisabetta; è quanto stabilito dal Santo Padre nel Decreto di beatificazione). Una vita, quella del Barrè, dedita alla preghiera e ad un intenso apostolato, vissuto nel desiderio di far conoscere e amare Gesù Cristo a tutti gli uomini, soprattutto agli umili e ai piccoli. Entra nell’ordine dei Minimi di San Francesco di Paola nel 1640, a soli 19 anni, dopo aver terminato le scuole presso i Gesuiti della sua città. A 23 anni è professore di Filosofia e, una volta ordinato sacerdote, insegna Teologia. Nel 1659 è mandato a Rouen per le missioni popolari; ed è proprio qui che, colpito dalla miseria e dall’abbandono in cui versano i bambini e i ragazzi di quei quartieri, comunica la sua preoccupazione ad alcune giovani, che invita a mettersi, in maniera disinteressata, al servizio dei giovani e dell’infanzia abbandonata. Nascono le maestre delle “scuole della carità” del S. Bambino Gesù, oggi religiose e divise in due rami: le Suore del Bambino Gesù di Barrè e le Suore del Bambino Gesù-Provvidenza di Rouen.
Poi suor Caterina Dolce (foto singola), che è stata di recente “rimpatriata” a Sambiase nel convento delle suore del B.G., ubicato su Viale della Libertà, adiacente l’ingresso centrale della chiesa di S. Francesco di Paola, dopo aver ricordato i suoi trascorsi in loco, culminati con la professione perpetua nella chiesa Matrice, ha voluto portare all’attenzione dei fedeli la sua testimonianza di suora missionaria in Nigeria, “in un villaggio senza luce, senza acqua, senza strade, ma con una infinità di bambini. Siamo partiti che eravamo in quattro, ma sentivamo di dover fare qualcosa per questi piccoli, per cui ci siamo rimboccati le maniche”. Suor Caterina, a nome delle altre consorelle, ha tenuto a ringraziare la comunità di Sambiase per aver contribuito, con la raccolta delle offerte, a realizzare delle scuole, delle aule in quel villaggio. “Da 4 –ha proseguito- ora siamo arrivati a 15 sorelle nigeriane, 3 novizie, 2 irlandesi, abbracciando 3 diocesi e 5 comunità”.
In ultimo, suor Caterina Dolce ha chiesto di pregare per quanto sta avvenendo in Nigeria, “dove c’è in atto una persecuzione da parte di un gruppo terroristico, che dal 2009 ha già ucciso migliaia di persone…; dove kamikaze a bordo di auto cercano di farsi esplodere all’ingresso delle chiese, a difese delle quali vengono poste delle guardie, che spesso rimangono vittime di questi attacchi. Per questo vi chiedo di pregare, perché si ponga presto fine a questo orrore”.
A conclusione della S. Messa, prima di ricevere la benedizione finale, padre Antonio Casciaro, Correttore del convento dei padri Minimi di Via della Pace, ha rivolto un ringraziamento alle suore per il contributo di vita apostolica che le vede impegnate nel nostro territorio parrocchiale. A fine Messa, ha fatto seguito un momento di fraternità nei locali del convento delle suore.
Antonio Cataudo
Spiritualità
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