·

Liturgia

L’IMPEGNO DEL VERO CRISTIANO E’QUELLO DI PREPARARE LA VIA AL SIGNORE

Giovanni Maria Cataldi · 13 anni fa

Il deserto è il luogo del mistero, alimentato dalla solitudine che la estranea dal chiasso del mondo “altro”. E’il luogo in cui l’anima cerca di fuoruscire dal proprio corpo e scalare sui crinali del colle verso luoghi cristallini, ove si riesce a percepire la voce del Padre, pur non vedendo ancora il Suo volto, di cui ogni buon cristiano va comunque sempre alla ricerca. In questo luogo del mistero – il deserto - la voce del profeta invita ciascuno di noi, di ogni tempo e di ogni latitudine terrestre, a “preparare la via al Signore” (Mc 1,3), ovvero ad eliminare le scorie velenose e mortali del peccato, dell’indifferenza, della superbia nel voler credere di stare bene - o addirittura meglio – senza il Signore Dio. I mercenari della morte, che sono coloro che agiscono come se Dio non esistesse, hanno oggi i loro idoli ovunque: nelle pubbliche piazze, nelle televisioni, negli apparati di potere, nelle stanze dei cosiddetti “gossip” e persino nelle Istituzioni. Di primo acchito, da parte di tutti sembra imperversare il declino della speranza, l’alzata di bandiera bianca, la ritirata precipitosa nei luoghi più sicuri per rimanere forse al riparo. Ma Dio ci chiama ad uscire allo scoperto e lo fa invitandoci a “rischiare” la professione della “profezia”, che non è un invito a diventare maghi o fotocopie dei profeti biblici, quanto a mettere in campo tutto il nostro coraggio, a trovare i giusti stimoli per non avere paura e di gridare: “Ecco, il Signore Dio viene con potenza, “il giorno del Signore verrà come un ladro” (2Pt 3,10) e farà si di farci piovere addosso il rischio di non avere ancora “raddrizzato i suoi sentieri”. Oggi, in questa seconda domenica dell’Attesa, il Signore deposita nel cuore di ciascun cristiano di buona volontà la gioia nel sapere di essere destinati ad assumere la cittadinanza di un Regno, il Suo Regno, dove “misericordia e verità si incontreranno, giustizia e pace si baceranno” (Sal 84). Il vero cristiano, allora, sa già di aspettare “nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia” (2Pt 3,13). Nel deserto troveremo allora la roccia da dove zampilla acqua limpida per le nostre brocche da tenere ben custodite durante il nostro pellegrinaggio lungo i sentieri che ci condurranno “sui pascoli erbosi”, per essere immersi in un nuovo Battesimo che ci farà diventare “Cittadini del Cielo”. Sì, o Signore, nostro Dio, nostro Re e nostro Tutto: “Mostraci la Tua misericordia e donaci la Tua salvezza” (Sal 84) ! Giovanni Maria Cataldi