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Solennità della Natività di Maria a Curinga Festa del Soccorso: una pagina di fede e di storia

Paolo Emanuele · 10 anni fa

La festa della Natività di Maria, a Curinga festa della Madonna del Soccorso

Origini della festa

La fonte più antica ritenuta attendibile dalla Chiesa, che illustra la nascita e l’infanzia di Maria, è costituita dal “Protoevangelo” (Vangeli Apocrifi) di Giacomo risalente al II secolo d.C. Nel testo vengono illustrati momenti salienti della sua vita: il matrimonio dei genitori Gioacchino ed Anna della tribù di Giuda della stirpe di Achar, la concezione dopo vent’anni senza prole, la nascita e la presentazione al tempio (il tutto inserito nella cornice delle vicende della città di Gerusalemme). Con il III Concilio di Efeso del 431 che sancì la legittimità del titolo “Madre di Dio” per Maria, si ebbe una fioritura di feste mariane nel calendario liturgico, tra le quali: la Natività, la resentazione al Tempio, l’Annunciazione e la Dormizione.

La data della festa della Natività di Maria venne fissata in Gerusalemme nella prima metà del

secolo V, ai tempi del patriarca Giovenale e dell’imperatrice Eudossia, : l’8 settembre in occasione della dedicazione della Basilica di Santa Maria, edificata sul luogo della casa natale di Maria. Tale data venne scelta anche in relazione all’antico anno liturgico che iniziava con il mese di settembre: in tal modo veniva data una cornice “mariana” allo stesso. Infatti la Natività di Maria precede ed annuncia le feste del primo polo (Natale ed Epifania) assumendo il valore di inizio dell’anno liturgico. Segue poi il polo cristologico (Pasqua e Pentecoste) accompagnato dall’Assunzione di Maria che diviene conseguenza dell’opera di salvezza e chiusura dell’anno liturgico.

Armistizio 8 settembre 1943

L’8 settembre 1943 l’armistizio con gli anglo-americani venne improvvisamente annunciato da un messaggio radio registrato di Badoglio, in quel momento in fuga con la famiglia reale verso Pescara: "Il governo italiano, riconosciuta la impossibilità di continuare l’impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla nazione, ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane. La richiesta è stata accolta. Conseguentemente ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo. Esse però reagiranno ad eventuali attacchi di

qualsiasi altra provenienza".

A Curinga 7 e 8 settembre 1943

Il sette settembre 1943 da Curinga guardando verso il mare, si aveva la visione del golfo di S.Eufemia che pullulava di navi americane, questo fatto creò nella popolazione grande sconcerto e timori, molti abbandonarono le case per trovare rifugio in campagna.

Mattina dell’8 settembre 1943, ad armistizio firmato e divulgato per radio con uno scarno

comunicato (che possiamo leggere sopra ) A Curinga avviene un fatto molto grave, sul paese vengono sganciate alcune bombe che provocano due morti Mancari Antonio e Lo Russo Teresina abitante in via Pietrapiana I cadaveri vengono portati in fretta al cimitero per dare loro sepoltura.

I suddetti fatti sono raccontati oralmente da testimoni di quel periodo.

A proposito di Guerra e 8 settembre ci sembra interessante riportare una preghiera cantata durante la funzione religiosa della festa sempre riferita alla guerra in atto negli anni ’40 ;

“ A li uottu de settembre A madonna si partiu cu la spata e la curuna a la guerra si nda ju.

Santa Maria vattinda a la guerra ca li sordati su tutti ddhà ca oja e lu juornu tua e li pua rimpatrià “