Papa Francesco nel corso dell’Angelus del 17 Marzo 2013 ha affermato: «Quando manifestate la profonda devozione per la Vergine Maria, voi indicate la più alta realizzazione dell'esistenza cristiana, Colei che per la sua fede e la sua obbedienza alla volontà di Dio, come pure per la sua meditazione della parola e delle azioni di Gesù, è la discepola perfetta del Signore». Lei, prima tra gli umili e poveri del Signore, per questo portatrice, come nessun altro tra gli esseri umani, della grazia immensa che il Padre «ci ha dato nel suo Figlio diletto» (Ef 1,6), permane davanti a tutta l'umanità, come il segno immutabile ed inviolabile dell'elezione da parte di Dio (cfr. Ef 1,4). Tale elezione porta la Vergine Maria a essere, per grazia, «più potente di ogni esperienza del male e del peccato» (Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemptoris Mater del 25 marzo 1987, n. 11). Infatti, come sta scritto nel libro della Genesi al capitolo 3 (protoevangelo), Maria è la Donna, eletta da Dio che insieme alla sua stirpe sconfiggerà il male del peccato fin dalle sue stesse radici. L'inimicizia con il male, annunciata all'inizio della Bibbia, «viene confermata nell'Apocalisse, il libro delle realtà ultime della Chiesa e del mondo, dove torna di nuovo il segno della “donna”, questa volta “vestita di sole” (Ap 12,1)». Pertanto la Vergine Maria, è stata collocata da Dio «al centro stesso di quella inimicizia, di quella lotta che accompagna la storia dell'umanità sulla terra e la storia stessa della salvezza» (ibidem). Nel cuore di questo dramma universale Maria emerge come segno di sicura speranza, anche se, come afferma Giovanni Paolo II, la vittoria della Donna e della sua stirpe «non avverrà senza una dura lotta, che deve attraversare tutta la storia umana» (ibidem). Nella Costituzione Pastorale Gaudium et spes del Concilio Vaticano II al numero 1 si afferma che «le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore». Per questo, la Chiesa, trovando nella persona di Maria un riferimento sicuro, si sente profondamente coinvolta con le diverse problematiche e situazioni del mondo, e insieme alla Vergine, nel corso della storia non si stanca mai di lottare contro il male in tutte le sue espressioni: fisico e morale, sociale, politico e spirituale.
La parola del Vescovo
LA VERGINE MARIA, ELETTA DA DIO E SEGNO DI SICURA SPERANZA
Paolo Emanuele · 10 anni fa