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Vita diocesana

MONS. NATALE COLAFATI: 50 ANNI DI MISSIONE SACERDOTALE

Antonio Pittella · 10 anni fa

Sento la necessità di esprimere il mio pensiero nei confronti di questo Sacerdote di straordinaria cultura filosofica, teologica, sociologica, ma soprattutto di persona con una instancabile carica di “imprenditore culturale” . Mi piace dare a Don Natale questo attributo, perché da quando l’ho conosciuto ho sempre rilevato nei suoi comportamenti un costante fervore di iniziative tese a diffondere la cultura e il sapere. Sempre impegnato su più fronti: esercita con zelo ed amore la missione sacerdotale, cura con puntuale attenzione la parrocchia, istituisce la biblioteca “Biblos”, dà vita all’Associazione “Sinergie Culturali”, organizza incontri e seminari all’interno della maestosa sala convegni facente parte della parrocchia, di cui è stato ideatore e promotore per la realizzazione della stessa; ha istituito, in qualità di presidente dell’associazioni la fiera del libro riscuotendo un grande successo a livello regionale; per molti anni ha svolto egregiamente l’incarico di vicario vescovile, è docente di Filosofia Teoretica all’Istituto Teologico San Pio X di Catanzaro, ricopre successivamente l’incarico di Rettore dello stesso istituto.Collabora con molte riviste con articoli e saggi, pubblica numerosi testi con l’editore Rubettino ed altre case editrici, pare opportuno segnalarne alcuni: Eco dell’eco 1980; L’actus essendi in S. Tommaso d’Aquino, 1992; Per un primo approccio all’etica filosofica, 1997 1^ ed., 2008 2^ ed. ; L’uomo e il suo mondo, 2000; Snodi esistenziali. Riflessioni filosofico-teologiche 2003 libri da cui è possibile rilevare la sua poliedrica personalità in cammino nella ricerca del “senso” della vita, ansiosa di pervenire alla conquista della Verità e dell’Assoluto. La sua ricerca filosofica spazia in ampi orizzonti: dall’approfondimento teoretico a quello etico, dall’idealismo al positivismo, al pragmatismo, all’esistenzialismo ecc., con la tenacia di approdare alla visione di una verità inconfutabile, verità che Mons. Colafati trova nell’Essere che esiste metafisicamente, ma presente fin dalla concepimento nell’uomo, e vive e opera nell’uomo e per l’uomo: Dio. Abbracciando il pensiero agostiniano e tomistico, costruisce un impianto teologico attraverso cui vuole giungere a dimostrare l’impossibilità e l’incapacità di ogni essere umano di vivere una vita nella sua pienezza sociale, culturale, lavorativa, creativa e valoriale se non include, nel suo percorso, l’apertura verso la conoscenza teologica, ossia nell’assunto che la vita della coscienza intanto è possibile in quanto non esclude l’ansia di pervenire ad un quid che possa, in qualche modo, darsi ragione dello “stupore da cui scaturisce il primo perché. E’la meraviglia dinanzi alla grandezza degli eventi naturali che suscita nell’uomo, avvolte ammaliato e a volte atterrito, quegli interrogativi che rivelano in lui un innato bisogno di comprendere, non solo i singoli accadimenti, ma il senso globale di tutto ciò che esiste”. Questa citazione, tratta dal libro: Introduzione Alla Filosofia dell’Essere di Don Natale Colafati, Rubbettino Editore, 2008, pag. 35”, esprime chiaramente l’inquietudine che spinge l’uomo ad attivarsi verso la scoperta di orizzonti di verità e di certezze importanti per darsi una ragione di vita su questo mondo e aprirsi alla conoscenza di un Esseresupremo in grado di assicurare il compimento delle aspettative e delle speranze di tutta l’umanità, in una vita ultraterrena. Nel testo sopra citato Mons. Colafati è sollecitato dallo stesso stupore e dalla medesima inquietudine nella ricerca dell’esistenza dell’Essere; partendo dalla filosofia dell’antica Grecia dei naturalisti Eraclito e Parmenide e via via esaminando Platone, Aristotile…S. Agostino, S. Tommaso e tutto il filone degli studiosi dell’idealismo: Kant, Hegel ecc., a seguire gli intellettuali e filosofi contemporanei e moderni, Heidegger, Marcel e altri dispiega un impianto filosofico-teologico che con puntuale chiarezza di linguaggio e concettuale riesce a dimostrare il legame imprescindibile tra fede e ragione, tra speranza e certezza dell’Essere. “La modernità ha abituato l’uomo a separare ciò che invece va mantenuto unito: la fede non si oppone alla ragione, ma alla miscredenza; la ragione non si oppone alla fede, ma all’irrazionalità”. ( op. cit. pag. 138). In tutti i suoi libri Mos. Colafati propone percorsi filosofici-culturali importanti per capire e approfondire i grandi temi dell’esistenza umana, del suo possibile vivere una vita destinata a non concludere l’esistenza nel nulla, nella effimera convinzione che solo i beni terreni e il potere sono importanti e soddisfacenti. Il materialismo storico ha mostrato, dopo pochi anni dal suo nascere, la vacuità, così pure lo scientismo, il tecnicismo e tutte quelle discipline che non hanno a fondamento valori di eternità. In questo senso gli scritti di Mon. Colafati facilitano il percorso di coloro che vogliono mettersi in cammino verso la via della speranza per incontrare il Dio dei viventi, il Dio della storia: Gesù Cristo. E’da ritenere, perciò, che la cultura teologica abbia molta importanza nell’esercizio del ministero sacerdotale, in quanto il sacerdote colto può mettere a frutto il suo sapere offrendolo con semplicità e amore alla comunità, con il vivo desiderio di portare sempre più alla schiera dei credenti, dei “tiepidi” e degli agnostici argomentazioni utili per una conversione e/o per un abbraccio forte di rinnovamento. Mons. Colafati può essere veramente soddisfatto e contento di avere dedicato 50 anni della sua vita alla missione sacerdotale, in quanto il suo essere sacerdote è stato sorretto dalla profonda convinzione della Grandezza, della Magnificenza e dell’Amore smisurato di Dio, Creatore e Signore dell’universo.

Auguri Don Natale