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Chiesa

Cinque momenti, un unico abbraccio: il Viaggio Apostolico di Papa Francesco in Molise

Paolo Emanuele · 10 anni fa

La lunga giornata del Santo Padre ha avuto inizio presso l’aula magna dell’università degli studi del molise, presso campobasso, per l’incontro con il mondo del lavoro. Già nell’introduzione Papa Francesco ha lanciato un chiaro input riguardo alla vicinanza necessaria tra formazione e lavoro riferendo: “l’importanza della ricerca e della formazione anche per rispondere alle nuove complesse domande che l’attuale crisi economica pone, sul piano locale, nazionale e internazionale”. Nella sala dell’università il Santo Padre ha continuato ribadendo la necessità della custodia del creato. L’incontro all’università si è conclusa con una “piccola” richiesta da parte del Papa: un patto per il lavoro in una terra dove le persone, a causa della loro disoccupazione rischiano di perdere la dignità.Subito dopo l’incontro con il mondo del lavoro il Santo Padre si è recato presso l’ex Stadio Romagnoli per la concelebrazione eucaristica. Il pensiero omiletico si è aperto con un versetto tratto dalla liturgia: «La sapienza liberò dalle sofferenze coloro che la servivano» (Sap 10,9). Questo è servito per ricordare che noi siamo o almeno dovremmo essere un popolo che serve Dio, con la carità e la preghiera. E il Signore lo possiamo seguire solo o almeno principalmente prendendo esempio dall’agire di Maria. Solo servendo il Signore, il popolo di Dio potrà guadagnare e aumentare la libertà: di servire il Signore non solo nella preghiera e nell’adorazione ma soprattutto nel servizio gratuito al prossimo.Successivamente, presso il Santuario di Castelpetroso il Papa ha incontrato tutti i giovani, incoraggiandoli principalmente ad essere sempre entusiasti, che ha come significato essere dentro Dio, e ricercare quello che ormai la cultura di oggi quasi non propone più: il definitivo e lo stabile contro la cultura del provvisorio! Il Santo Padre ha invitato con forza i giovani presenti ad aspirare al maximum: amare ed essere amati, ribadendo però che da soli non potremmo mai raggiugere questo, ma dobbiamo avere sempre l’umiltà di chiedere a Cristo che si faccia Lui nostro compagno di cammino. Anche con i giovani il Santo Padre ha fatto memoria della piaga della disoccupazione, invitando però a far forza su un elemento che i giovani d’oggi sicuramente continuano a possedere, la solidarietà. Dopo i giovani il Successore di Pietro ha incontrato la popolazione dei detenuti presso la casa circondariale di Isernia. Qui il Papa ha ringraziato tutti i presenti per la Speranza che dimostrano con la loro vita e li ha invitati, anche se potrebbe sembrare un paradosso, a non stare fermi, a fare tanti passi al giorno, facendo sempre memoria del fatto che Dio mai si stanca di Perdonare. L’ultimo gesto del Pontefice è stato l’incontro con la popolazione di Isernia, dove indicendo l’Anno Giubilare Celestiniano, ha ricordato che la ricchezza più grande che un Popolo possa ricevere è la Misericordia del Padre. Fede, Speranza, Dignità, Custodia, Misericordia. Che il Signore aiuti tutti noi a far scendere nel profondo e a vivere pienamente questi consigli del Santo Padre, donati non solo agli abitanti del Molise ma a tutti Noi.

Francesco Farina