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La parola del Vescovo

Invio di due famiglie di Lamezia Terme in missione in Francia e Cina

Paolo Emanuele · 11 anni fa

Di seguito l'omelia pronunciata dal Vescovo nella Messa per l'invio dei missionari.

All'interno delle celebrazioni per il mese mariano, in Cattedrale, il Vescovo ha presieduto la S. Messa per l'invio in missione di due famiglie. Le due giovani famiglie hanno conosciuto e vissuto l'esperienza di fede del cammino neocatecumenale.

Di seguito l'omelia pronunciata dal Vescovo.

«Ecco l’attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore».

Carissimi fratelli e sorelle, con profonda gioia, oggi, qui a Lamezia, partecipiamo all’invio in Missione di due famiglie della nostra città, che dopo un lungo cammino di ascolto e discernimento, hanno deciso di offrire la loro vita per l’evangelizzazione. Solo Dio può attirarci così a sé da permetterci di lasciare tutto per il Vangelo. Carissimi Valentino e Teresa, Antonio e Angela, certamente il Signore ha parlato al vostro cuore, vi ha chiamato e vi ha dato un coraggio che viene solo dalla fede in Lui! Il Signore vi ha condotto nel deserto del cuore per operare in voi questa decisione altissima, come ha fatto con Maria e vi condurrà nei deserti del nostro mondo per annunciare che Lui è con noi. Forse alcuni potrebbero pensare: questi fratelli che partono sono degli eroi. In verità, essere mandati nel mondo per annunciare il tesoro del Vangelo è un grande dono, ma come ricorda l’apostolo Paolo, «noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi» (2Cor 4,7). Ricordava Papa Benedetto XVI che nel nostro tempo aumenta la desertificazione spirituale, ma il mondo è sempre più assetato di Dio. Al proposito, Papa Francesco nella Evangelii Gaudium, esorta ad essere «persone-anfore per dare da bere agli altri. A volte l’anfora si trasforma in una pesante croce, ma è proprio sulla Croce dove, trafitto, il Signore si è consegnato a noi come fonte di acqua viva» (n° 86). Carissime famiglie, come la Vergine Maria anche voi siete stati visitati dal suo angelo (perché il Signore si serve sempre di mediatori) per annunciarvi una Buona Notizia dell’amore gratuito del Cristo morto e risorto. Il Cammino Neocatecumenale è stato per voi il grembo fecondo della Chiesa nel quale siete cresciuti come figli di Dio. Voi avete sperimentato che il Signore vi ama gratuitamente, avete gioito per il dono della Sua presenza nella vostra vita, vi ha benedetto con il dono dei figli e ora sentite di dover restituire al Signore quanto vi ha dato: «Che cosa renderò al Signore per tutti i benefici che mi ha fatto?» dice il salmo (116,12). La missione nasce dunque come risposta d’amore gratuito: «Gratuitamente avete ricevuto e gratuitamente date», dice l’apostolo (Mt 10,8). Incomincia per voi una grande avventura: «Andate e fate discepoli tutti i popoli!» (Mt 28,19). Voi vi mettete a servizio del Vangelo perché la speranza che abita in voi raggiunga tante altre persone che non conoscono il Signore, nelle periferie esistenziali, negli ambienti scristianizzati, nel nostro mondo assetato di Dio. Come Papa Francesco ha detto alle famiglie del Cammino che ha inviato in missione lo scorso 1 febbraio, ricordate che lo Spirito di Dio vi precede sempre. è Lui che agisce. Voi dovete solo essere suoi strumenti, docili. Maria nell’Annunciazione si è messa semplicemente nelle mani di Dio, ha ascoltato e ha lasciato fare a Lui. Il linguaggio più efficace per trasmettere l’amore di Dio è che gli altri vedano amore tra voi: nella famiglia, all’interno della missione, nella collaborazione con gli ambienti in cui vivrete. L’impresa non è facile. C’è il problema della lingua, della cultura, delle usanze, delle tradizioni…ma sperimenterete che il Vangelo è per tutti, parla a tutti, è per ogni uomo! Infine, in questo mese mariano, volgiamo lo sguardo alla Vergine Maria. Nelle letture proclamate l’abbiamo vista all’inizio del Vangelo con l’Annunciazione e all’inizio della Chiesa, unita agli apostoli nel Cenacolo. è lei la Stella dell’Evangelizzazione, è lei la Madre a cui rivolgersi sempre in ogni situazione. Vi affido a Maria, augurandovi di essere missionari gioiosi, vi auguro di portare a tutti la bontà e la tenerezza di Dio. Carissimi, una particolare benedizione rivolga la Vergine Maria ai vostri figli: Chiara, Antonio, Sara, Karol, Samuele, Rocco e al bimbo che Angela porta nel grembo. E su tutti Maria noi rivolga il suo sguardo benedicente. Amen.