La bellezza delle emozioni universali nella recita “Natale ti mette le ali”, rappresentata dai bambini della Parrocchia Maria SS. delle Grazie. L’amicizia, la solidarietà e l’accoglienza, narrati attraverso i dialoghi e arricchiti dal linguaggio della musica, nella storia di Miky, l’angelo del presepe, che desidera diventare un angelo vero. Alla Vigilia di Natale, San Giuseppe concede a Miky e a tre personaggi (due pastorelli e una contadina), di uscire nel mondo reale, a condizione di tornare entro mezzanotte. Una storia che si muove tra la rappresentazione della Natività e una sua trasposizione in chiave contemporanea, dal momento che Miky e i suoi amici, nel loro errare, giungono fino a una baracca in cui vivono una giovane coppia e il loro bambino appena nato. Nel finale, Miky esaudisce il sogno di diventare realmente un angelo.
La recita è stata realizzata con la regia degli animatori dell’oratorio, in collaborazione con i catechisti, gli educatori dell’Azione Cattolica dei Ragazzi, il movimento “Vivere in”, e con il prezioso contributo dei reparti sartoria-costumi e la scenografia  dipinta dall’artista Riccardo Tropea.
I piccoli attori, infatti, hanno recitato nello spazio scenico, arredato con i pannelli ispirati all’ambientazione: una moderna città di notte, e un paesaggio di campagna, dove una stella risplende sopra la modesta abitazione di una povera famiglia.
La più bella e importante storia dell’umanità, e un momento di condivisione e di appartenenza: “L’occasione della recita ci prepara al Natale – ha detto don Domenico Cicione Strangis – Il Natale significa celebrare la presenza di Gesù nella nostra vita. Da statuine si diventa angeli, ovvero uomini, donne e bambini che hanno le ali ai piedi per portare nel mondo un messaggio di gioia. Gesù è la risposta a tutte le nostre attese. Grazie a tutti coloro che si sono lasciati coinvolgere. Abbiamo bisogno, infatti, di essere corresponsabili, insieme, verso la nostra comunità”.


Sul palco, la semplicità e l’entusiasmo dei giovanissimi protagonisti; dietro le quinte,  l’impegno di tanti collaboratori: “Questi bambini – è intervenuto don Francesco Farina – hanno presentato, non qualcosa di preconfezionato, ma se stessi, attraverso la condivisione di canti e dialoghi nella recita. Un ringraziamento dovuto va allo staff tecnico e a tutti coloro che si sono impegnati per la riuscita”.
Dopo la rappresentazione, è seguito un momento di convivialità, con la degustazione delle tradizionali grispelle, offerte dal “Comitato Feste” della Parrocchia.

Franca Rocca