“La figura di monsignor Vittorio Moietta trasmette qualcosa di particolarmente emozionante, qualcosa che rende ciascuno di noi partecipe di questa causa, quasi ad esserne protagonista”. Lo ha affermato il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, intervenendo alla sessione di chiusura dell’Inchiesta diocesana sulla vita, le virtù, la fama di santità e di segni del Servo di Dio mons. Vittorio Moietta
“Purtroppo – ha aggiunto Mascaro – non è stato alla guida della Diocesi per tanti anni, ma il suo è stato un insegnamento indelebile di vita, prossimo ai poveri, agli ultimi. Ed è un insegnamento indelebile di vita che deve essere assorbito da ogni cittadino ed ancor di più ed ancor prima da ogni amministratore e da chi è alla guida della comunità. Allora, possa davvero questo sentimento di emozione, che a distanza di oltre 60 anni dalla morte si sta trasmettendo alla nostra comunità, essere la guida oggi, domani e sempre affinché chi vive in questi territori e, soprattutto, chi governa questi territori possa essere prossimo ai poveri e agli ultimi e possa davvero dare una speranza per un mondo che sappia, per tanti aspetti, cambiare verso, cambiare registro e capire che essere vicini ai prossimi, ai poveri, agli ultimi significa essere davvero anche vicini ad essere prossimi a quella che deve essere proprio lo svolgersi vero della vita umana”.
“Eccellenza – ha concluso Mascaro rivolgendosi a monsignor Parisi -, grazie per l’invito che estendo a tutti coloro che sono stati protagonisti di questo bellissimo evento. Un grande abbraccio al sindaco di Brusasco che ci ha onorato con l’essere presente in questo momento per noi, e sicuramente anche per la comunità da lui amministrata, di grande emozione. Sono felice di aver potuto vivere nel mio mandato un momento tanto emozionante, grazie”.
Saveria Maria Gigliotti