Più di cento capi della Zona del Reventino in rappresentanza dei dieci gruppi del comprensorio
lametino, sono partiti alla volta di Villa Buri (Verona) in occasione della Route Nazionale delle
Comunità Capi (RN24), per partecipare a incontri, approfondimenti, momenti di formazione e
dibattiti, con lo scopo di analizzare la realtà dei giovani di oggi e definire le sfide e il percorso
dell’Associazione per i prossimi anni.
Dal 22 agosto per quattro giorni 18.000 scout si confronteranno sul tema della felicità, quale scelta
politica forte, in vista di un futuro prossimo di alta qualità, di nuove energie, di nuovi contenuti per
l’educazione, di nuove risposte per le sfide educative di oggi per creare “generazioni di felicità”. In
qualità di guide e scouts siamo chiamati alla costruzione del bene comune in vista di un mondo
sostenibile, giusto, solidale, aperto alla speranza per prenderci cura con responsabilità, impegno
attivo e concreto, dell’altro, fianco a fianco, nelle comunità che abitiamo, abbattendo le barriere che
ci ostacolano.
La Route di Verona ci aiuterà a costruire comunità di comunità, a sviluppare fiducia reciproca, a
fare politica buona che guardi lontano come i discepoli di Emmaus per abitare il mondo con le sue
vicende non rimanendone indifferenti.
Questi giorni di cammino formativo ci impegnano a una partecipazione attiva e responsabile nel
vivere quotidiano, ci impegnano a una scelta di discernimento, ci impegnano a scelte di servizio
verso il prossimo, ci impegnano all’apertura al territorio e all’accoglienza con coraggio profetico.
Il 2024 segna tra l’altro il cinquantesimo dell’Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici
Italiani), cinquant’anni al servizio della crescita delle giovani generazioni, nella prospettiva di
offrire loro l’opportunità di fare del proprio meglio per lasciare il mondo migliore di come l’hanno
trovato, in un’ottica di protagonismo e di educazione alle scelte, ricercando la propria felicità nel
procurarla agli altri.
I Capi della Zona Reventino hanno scelto di esserci, hanno scelto di prendersi il tempo per loro,
per rafforzare le ragioni della scelta di essere educatori oggi, di guardare meglio e più lontano, di
sentirsi fratelli con gli scouts di tutto il paese senza alcuna distinzione per cercare nuove piste,
nuovi sentieri e nuove strade per arricchire le proposte educative nei confronti dei nostri ragazzi: è
questo il dono che dobbiamo cogliere nei giorni della route.
“Buona strada”