Sarà il vescovo di Lamezia Terme monsignor Serafino Parisi a presiedere la celebrazione eucaristica del 31 maggio alle 19.30 al Santuario di S. Antonio di Padova, nel primo giorno della tredicina in onore del Santo che, quest’anno, segnerà anche la riapertura solenne della chiesa al termine dei lavori di restauro che hanno consentito la rimozione delle impalcature interne dopo dodici anni. Lo ha annunciato il guardiano del convento di S. Antonio di Padova fr. Biagio Bonasso nel corso della conferenza stampa di presentazione della Tredicina e della festa in onore di S. Antonio di Padova 2024 e della costituzione del comitato per l’organizzazione della festa e l’animazione della vita del santuario durante tutto l’anno.
Sette messe al giorno come ogni anno, con la messa delle 17.30 affidata ogni giorno ai parroci delle chiese vicine, con l’invito alle comunità parrocchiali ad accompagnare i sacerdoti per rendere insieme omaggio al Santo. Si alterneranno nella predicazione, nelle due messe delle 6.30 e delle 19.30, fra Piergiorgio Taneburgo di Bari e fra Antonio Pompilio di S. Giovanni Rotondo. Il 12 giugno l’offerta del cero votivo da parte dell’amministrazione comunale, “rito che si perpetua dal 1707 e che esprime la devozione della comunità lametina al Santo di Padova”. Il 13 giugno, oltre alla tradizionale benedizione dei bambini al pomeriggio, alle 11 la Santa Messa con l’omaggio delle Forze dell’Ordine e delle associazioni d’Arma. Il 14 giugno la tradizionale processione per le vie della città.
L’accoglienza dei fedeli e la sicurezza saranno garantite anche quest’anno, oltre al servizio quotidiano svolto dagli statuari e dal gruppo mamme, dalle associazioni Anps Lamezia Terme, Radio Club Cb Lamezia Terme, Associazione Nazionale Vigili del Fuoco, Aisa Lamezia Terme, Avas.
Nel corso dell’incontro con la stampa, è stato illustrato l’iter, seguito dall’associazione “Caduceo” diretta da Anna Mancini, che ha consentito lo sblocco dei lavori fermi per dodici anni e ha permesso di riportare lo storico santuario al suo splendore. Un percorso partito nel 2020 quando, di fronte a una situazione insostenibile di stallo e di fronte alla mancanza di risorse, si è attivata la legge regionale 21 del 1990 in materia di edilizia di culto e disciplina urbanistica dei servizi religiosi. Da qui l’istanza della Regione Calabria al Cipes che ha portato alla delibera n.79 del 22 dicembre 2021, con un finanziamento di poco più di 300000 euro per i lavori di ristrutturazione delle coperture e delle volte della chiesa.
Completate tutte le procedure di progettazione e le gare, nel mese di luglio del 2023 sono partiti i lavori conclusi nelle scorse settimane. Un percorso – ha sottolineato Anna Mancini – “che si è svolto con la costante supervisione e collaborazione della Prefettura, del Fondo Edilizia di Culto del Ministero dell’Interno a cui appartengono la chiesa e il santuario, e della Sovrintendenza diretta da Stefania Argenti”. Un ulteriore finanziamento di oltre due milioni di euro, deliberato nelle scorse settimane dal Ministero degli Interni, consentirà nei prossimi mesi il recupero della facciata della chiesa e la ristrutturazione dell’intero convento.
Accanto al programma religioso, quattro serate musicali sul piazzale “realizzate – ha spiegato fr. Biagio – nella semplicità e per regalare occasioni di gioia, per far sì che siano tredici giorni di preghiera e gioia comunitaria”.
La festa di S. Antonio 2024 vede anche la costituzione di un Comitato, presieduto dal padre guardiano e che vede tra i componenti i rappresentanti degli statuari, l’avvocato Rossella Zofrea, il consigliere Mimmo Gianturco, aperto a tutti i devoti del Santo che vorranno aderire, nato con l’intenzione di promuovere anche per la festività di S. Antonio, come avveniva fino a qualche decennio fa e come avviene a Sambiase e S. Eufemia, momenti di animazione e intrattenimento realizzati con il contributo dei fedeli, in maniera trasparente e secondo le norme in vigore.
“In questo anno, dedicato alla preghiera in preparazione al Giubileo, accostiamoci con sincera devozione alla Tredicina di sant’Antonio, momento di intima comunione spirituale e di rinnovato impegno nella fede – scrivono i frati Cappuccini nell’introdurre il programma della Tredicina di quest’anno – Sant’Antonio ci invita a ritrovare insieme, come Popolo di Dio, radunato nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, ancora pellegrino di speranza in questo mondo, ciò che nella frenesia della vita quotidiana può essere andato smarrito: la pace interiore, la speranza e la vicinanza con Dio. La partecipazione devota alla Tredicina, diventi per ciascuno di noi un percorso di riflessione personale e collettiva, un’opportunità per meditare sulla bontà dei valori cristiani e sul messaggio di speranza che sant’Antonio ha trasmesso con la sua vita.”