Con la messa presieduta dal Vescovo, monsignor Serafino Parisi, prenderanno il via il 4 maggio prossimo alle ore 7.30 “i 15 sabati della Madonna di Dipodi”in preparazione alla Festa del 15 agosto.
Un tema, quello scelto quest’anno dal rettore don Antonio Astorino, che ripercorre le indicazioni del Papa per l’anno della preghiera: “Fin da ora – scrive il Pontefice – mi rallegra pensare che si potrà dedicare l’anno precedente l’evento giubilare, il 2024, a una grande ‘sinfonia’ di preghiera. Anzitutto per recuperare il desiderio di stare alla presenza del Signore, ascoltarlo e adorarlo”.
Infatti, “i temi di predicazione – come spiega al riguardo don Antonio Astorino – vedranno impegnati i sacerdoti della nostra Diocesi che seguiranno il sussidio preparatorio al Giubileo 2025 ‘Insegnaci a Pregare’ con cui il Papa ha voluto indicare anche una prospettiva concreta ad ogni fedele per vivere questa preparazione facendo del Padre Nostro, l’orazione che Gesù ci ha insegnato, il programma di vita di ogni suo discepolo”. Ed in questo contesto, don Antonio, rifacendosi alle sollecitazioni contenute nel Sussidio, fa notare che proprio i Santuari, “come luoghi di speranza, ci invitano ad affidare all’intercessione dei santi le nostre intenzioni di preghiera, certi che, anche grazie al loro aiuto, potranno essere accolte ed esaudite dal Signore. I nostri santuari sono veri e preziosi ‘scrigni’ di preghiera, luoghi pieni di segni – come ex voto, candele e pratiche devozionali – che ci mostrano come in passato e nel presente le nostre suppliche trovano conseguimento secondo la volontà del Padre che non rifiuta mai di ascoltare le richieste dei propri figli”.
I Santuari, poi, come sottolineato nel Sussidio, “sono spesso i grandi ‘confessionali’ delle diocesi, nei quali, ad ogni ora, sono presenti sacerdoti pronti ad ascoltare i penitenti. Attraverso la riconciliazione, il Signore ci aspetta a braccia aperte, come il Padre misericordioso della parabola che, con trepidazione, desidera il ritorno del figliolo nella sua dimora”.
“Ecco perché il Papa – conclude don Antonio – ci sollecita a non temere di chiedere a Dio ciò di cui abbiamo bisogno”.
Un momento di forte spiritualità, quindi, che segue un altro momento vissuto dal Santuario: quello del X Perdono di Dipodi che, celebrato il due aprile scorso, fu istituito nel 2014 in occasione della riapertura al culto del Santuario. “Il richiamo forte al Perdono – sottolinea al riguardo don Antonio – ha visto molti pellegrini giungere al santuario, lucrando l’indulgenza plenaria per sé stessi o per i propri defunti. L’esperienza del Perdono chiama le persone a diventare costruttori di pace nel proprio cuore, perché è dal cuore che bisogna partire per trasformare le nostre relazioni nel mondo. costruttori di pace nelle relazioni interpersonali, la pace va invocata come dono di Dio, in particolare in questo tempo in cui assistiamo ai tanti conflitti nel mondo”.
Saveria Maria Gigliotti