È una preziosa tiara disegnata e progettata dal celebre orafo calabrese il Maestro Gerardo Sacco quella con cui il prossimo venerdì 28 luglio, alle 19, al termine della celebrazione dei Vespri solenni, il vescovo di Lamezia Terme, mons. Serafino Parisi, incoronerà la statua della Madonna degli Abbandonati che si venera nella chiesa di San Michele a Soveria Mannelli.
La corona è stata realizzata fondendo i vari monili d’oro che, in più di un secolo di devozione, sono stati offerti come ex voto alla Vergine dai devoti che ogni anno, nell’ultima domenica di luglio, si stringono intorno alla statua lignea della Madonna che, con le braccia aperte sembra voler accogliere gli “smarriti di cuore”.
«Onorare la Madonna degli Abbandonati è una devozione molto particolare. Per parlare di lei e a lei, bisogna tenere presenti tutti gli abbandonati. E ci sono abbandonati tra nostri fratelli e sorelle, forse invisibili per noi, ma mai trascurati da lei, la Madre della Chiesa. La cerimonia dell’incoronazione presieduta dal Vescovo e i contestuali lavori di restauro della Chiesa rurale dedicata alla Vergine sono due piccoli tasselli che confermano un secolo di amore alla Santa Madre di Dio», così ha commentato l’evento il parroco il can. Roberto Tomaino nell’annunciare al contempo l’inizio dei lavori di restauro della chiesetta sorta sul luogo in cui nacque questa singolare devozione.
Il culto verso la Madonna degli abbandonati trae infatti origine dal prodigioso ritrovamento, avvenuto negli anni ’80 dell’Ottocento, da parte di Angelo Chiodo di un dipinto su lastra di zinco in una zona rurale non distante dalla frazione San Tommaso di Soveria Mannelli. Il dipinto venne originariamente collocato in una edicoletta votiva richiamando sin da subito curiosi e fedeli.
La Madonna “abbandonata” divenne la Madonna degli Abbandonati, colei che accoglieva sotto il suo manto i derelitti e i bisognosi, ascoltando le loro preghiere.
E furono ascoltate senz’altro le preghiere di Ippolito Caligiuri, detto “Vamparella”, che, grazie all’intercessione della Vergine, nel 1896, riuscì a ritrovare il figlio disperso durante la prima guerra d’Africa.
Il prodigio fece accrescere grandemente la devozione verso la Madonna degli Abbandonati, tanto che, qualche anno dopo, nel 1902, venne realizzata a Napoli la statua lignea che divenne oggetto di tanta devozione e che verrà incoronata il prossimo venerdì.