Dopo lo storico incontro al Quirinale, Mariagrazia Fragale ha incontrato il vescovo di Lamezia Terme, monsignor Serafino Parisi, nei locali del Santuario Diocesano San Giovanni Paolo II di Cardolo, dove i fedeli della Comunità Parrocchiale di Accaria, insieme al loro parroco, don Antonio Fiozzo, e al primo cittadino di Serrastretta, Antonio Muraca, hanno voluto vivere un momento di festa. Il gioioso momento è stato organizzato, a sorpresa, dal gruppo catechisti e dai responsabili del gruppo accoglienza della parrocchia, nel segno della sobrietà e della semplicità.
L’avvio alla festa è stato dato dalla cantautrice Tiziana Manenti che ha interpretato “Pietre vive” il cui testo contiene insegnamenti di San Giovanni Paolo II concernenti l’identikit del cristiano e la sua opera nel mondo per un mondo da trasformare attraverso la carità e l’accoglienza del prossimo (povero, debole, malato, oppresso).
“È questo l’impegno del cristiano, di ogni cristiano piccolo o grande che sia – come ha voluto sottolineato il Vescovo Serafino a conclusione del momento della proiezione di una clip-video sulle varie fasi della vita di Mariagrazia – . È l’impegno del cristiano-cittadino che in quanto tale riesce a coniugare fede e vita quotidiana. Il fedele cittadino se la sua fede è davvero alimentata dalla linfa vitale della ‘vita in Cristo’, come Cristo, vive di ‘carità attiva e concreta’, riproponendo lo stesso principio del mistero dell’Incarnazione dell’Amore di Dio, nei confronti del prossimo ovunque, in Chiesa, in famiglia, nella scuola, nel lavoro. Solo attraverso un autentico ‘umanesimo cristiano’ è possibile auspicare un cambiamento e una trasformazione della società e della sua dimensione umana che ha bisogno continuamente di essere vivificata e umanizzata dalla ‘carità di Cristo’. Ed è ciò che Mariagrazia ha inteso fare – ha detto il vescovo dopo aver sentito le testimonianze sul suo impegno – attraverso i talenti di cui è dotata mettendoli a disposizione di chi vede in difficoltà e di chi ha bisogno di capire che tra fede e quotidianità non c’è dicotomia”.
Il Vescovo, congratulandosi con Mariagrazia, l’ha ringraziata per la sua testimonianza incoraggiandola a continuare, ad andare avanti e, come un alfiere, a tracciare la strada della “carità attiva” perché anche altri facciano altrettanto.
Anche i saluti e le parole del sindaco di Serrastretta rivolte a Mariagrazia sono state di gratitudine e apprezzamento e a nome della collettività cittadina le ha consegnato due penne per augurarle di scrivere altre belle e nuove pagine di storici successi in nome della solidarietà e della fraternità cristiana.
Il parroco e Rettore del Santuario Diocesano San Giovanni Paolo II, in un suo breve intervento, ha delineato i tratti della personalità umile, discreta e altruista di Mariagrazia, fornendo, in sintesi, anche le varie fasi del suo percorso di crescita nella fede e di impegno nella comunità parrocchiale come animatrice ed educatrice dei piccoli e come ha saputo aiutare gli ospiti ucraini nell’apprendimento della lingua italiana. “Mariagrazia Fragale – ha detto don Antonio – è una ragazza che se pur giovanissima ha uno spiccato, nonché raro, senso sapiente della vita che sa esprimere nel servizio alla persona umana, attraverso quelle attività volte all’educazione-formazione e trasmissione dei valori umani e cristiani necessari per garantire quella convivenza sociale basata sul rispetto e l’amore del prossimo. La conosco da quando è nata, seguendola nelle sue varie fasi di crescita umana e cristiana che, ella stessa, ha voluto consolidare partecipando ai vari cammini di formazione alla fede in Cristo: lasciandosi plasmare e arricchire dalla sapienza evangelica, è andata scoprendo in se stessa quale ricca miniera di talenti nascondeva nel suo animo! Una ricchezza che sa mettere a frutto (grazie ad una permanentemente formazione alla scuola del Vangelo) ma che non tiene gelosamente per se stessa, anzi; grazie allo spirito cristiano che la anima, condivide tutto ciò che è e che ha aiutando la crescita dei piccoli e dei ragazzi sia nell’ambito scolastico che catechistico. Nell’ambito scolastico: oltre all’impegno ordinario, in questi mesi estivi si è spesa nell’aiutare i rifugiati di guerra provenienti dall’Ucraina e ospiti in casa canonica a imparare la lingua italiana. In quello catechistico: il messaggio evangelico e i principi valoriali in esso contenuti, non vengono semplicemente “impartiti/insegnati” ma trasmessi in modalità diverse e coinvolgenti come: la recitazione, il canto, la musica e i giochi istruttivi. Tutto è dato nella gratuità del tempo speso per amore del prossimo, o ‘del piccolo e del debole’, qual è ogni persona nelle sue prime fasi di crescita. Sono convinto che Mariagrazia non si fermerà solo a questo, ma saprà andare anche oltre: grazie ai suoi talenti e all’animo buono che la caratterizzano, i suoi orizzonti di bene che potrà fare sono davvero infiniti!”.