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Cultura e Società

Oltre il dissesto, quale futuro?

Armido Cario · 11 anni fa

Oltre il dissesto, quale futuro? Nell’aria non è dato sapere quale sarà il futuro prossimo di questa città, o meglio da chi dipenderà sentenziare un verdetto, che sembra già pacificamente atteso e accettato. Sembra che si sia innestato un meccanismo di “dissesto si” – “dissesto no” mentre lo stesso destino della città appare come un pallone da passare a destra e a sinistra del campo, in attesa di una mossa falsa dell’avversario. Le dichiarazioni si susseguono, gli incontri e le richieste anche, alimentando anche una grande confusione. Dopo settimane è lecito chiedersi se il dissesto può essere un bene per Lamezia Terme? è una domanda sciocca, ma a sentir parlare qualcuno sembrerebbe proprio di sì. Per i più, il dissesto è ovviamente un male da evitare. Eppure neanche su questo siamo d’accordo. Verrebbe da dire che è proprio tale confusione a provare che Lamezia è dissestata. Dissestata nel comprendere qual è il suo vero bene, dissestata a non vedere unita la sua classe dirigente. Sì un certo tipo di dissesto c’è e va avanti per la sua strada, con il tacito consenso e la cruda indifferenza di una società civile che non ha voce. Pare di attendere l’ennesima emergenza, affinché qualcuno si ricordi che Lamezia Terme da qualche parte dell’Italia esiste. Lamezia Terme è una città dissestata? Senz’altro è una città sfiduciata che ama il suo aspetto, ma nasconde il suo disagio e la sua povertà. “Che ci piaccia o no, a Lamezia non tutti non conducono una vita umana e degna” ha ricordato Mons. Cantafora qualche giorno addietro, intervenendo a un convegno di VIVERE IN. Sempre qualche giorno addietro, su una rivista di informazione religiosa, è uscito un articolo sulla vita della Chiesa, davvero sconvolgente per i toni che usa. Si tratta di un’intervista a un Vescovo, Monsignor Piotti, che ha ricoperto l’incarico di Amministratore straordinario della Diocesi di Trapani, una Diocesi con scandali finanziari, per questo veramente dissestata. Una diocesi che, da dissestata si spera si sia rasserenata oggi un poco. Questo Vescovo dalla parola franca, per la riforma della Chiesa si lascia sfuggire: “Basta con i ruffiani, ora serve coraggio!” Affermazioni del genere, specie su una rivista molto autorevole come Jesus, hanno evitabilmente un grande eco. Chissà se questa frase, molto poco ecclesiale, ma che anche alla Chiesa avrebbe qualcosa da dire, potrebbe servire persino altrove? Per il momento si aspetta di vedere che sorte avrà Lamezia, con l’augurio che a decidere non sia chi è determinato a mantenere tutto fermo, dando prova che questa città, anche se di spicco per tanti motivi, non ha la stoffa per rispondere alla sua vocazione di città mediterranea. Perché si dà il caso che non sia vero.