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Vita diocesana

Corso di formazione del clero giovane

Paolo Emanuele · 11 anni fa

Roma 27.29-01-2014 Anche quest’anno insieme al nostro Pastore S.E. Mons. Luigi A. Cantafora e alla coppia di psicoterapeuti Silvestro Paluzzi e Antonella Tropea che da circa otto anni ci accompagnano nella formazione, abbiamo vissuto l’esperienza formativa del Clero giovane della Diocesi di Lamezia Terme. La località scelta per questa tre giorni di formazione è stata Roma. Il primo giorno ci siamo diretti negli archivi di Propaganda Fide presso l’Università Urbaniana dove è custodito un patrimonio riguardante le missioni della Chiesa in tutto il mondo ed informazioni sulla situazione ecclesiale e missionaria degli stessi territori.

Dopo cena siamo stati invitati dai coniugi a fare memoria del nostro passato e dei nodi esistenziali che possono ancora oggi intralciare il nostro cammino alla sequela Christi. Il mattino seguente ci siamo diretti presso Santa Marta, dove ora risiede Papa Francesco. Dopo la S. Messa il Papa ci ha incontrato in un clima veramente fraterno. Il Vescovo di Roma, nella sua semplicità, ci ha invitato ad andare, spingendoci a vivere una vita missionaria, ma non senza la cura di noi stessi: «Quando siete stanchi: dormite un po’, pregate e poi andate». Subito dopo abbiamo incontrato il neo-segretario di Stato Mons. Pietro Parolin soffermandoci a interloquire con lui, percependo una grande umanità e disponibilità. Ci siamo poi recati presso San Giovanni Laterano che è la sede del Vicariato di Roma dove abbiamo incontrato il Vescovo ausiliare della zona nord di Roma, Mons. Di Tora, il quale ci ha dato una testimonianza di quello che si vive nella pastorale della città invitandoci a vivere una pastorale che ci veda impegnati non per dovere ma per volere. Nel pomeriggio ci siamo diretti presso l’Urbaniana nella facoltà di Missiologia incontrando il Rettore Padre Trevisiol che dopo averci raccontato la sua vita da missionario ci ha invitati a riflettere su quanto sia importante stare in ascolto dell’altro, soprattutto del diverso che ci può spingere ad una maggiore conversione di mente e cuore. L’altro non è un nemico da sconfiggere ma un fratello da accogliere e amare. Nel pomeriggio siamo stati in visita presso il Pontificio Consiglio per i Laici, fondato da Paolo VI nel 1967 per dare continuità all'applicazione del decreto conciliare sull'apostolato dei laici Apostolicam actuositatem . Le sue competenze sono state poi definite dalla costituzione apostolica Pastor bonus del 28 giugno 1988 da Giovanni Paolo II. Il Dicastero è attualmente guidato dal cardinale polacco Stanislaw Rylko. Noi siamo stati ricevuti dal segretario S. Ecc. Mons. Josef Clemens e da Mons. Antonio Grappone Capo ufficio. Dopo cena abbiamo avuto l’incontro con Don Pierangelo Pedretti, Vice parroco della parrocchia San Benedetto Giuseppe Labre, zona Torraccia di Roma. Egli, dopo aver fatto una testimonianza vocazionale, ci ha parlato della lotta spirituale, consigliandoci di meditare il testo di Pierre Descouvemont, Il Combattimento Spirituale, per essere aiutati a riflettere su come Satana possa insediarsi nelle nostre relazioni ad intra e ad extra e su come vivere il combattimento spirituale. Il mattino seguente, ci siamo recati presso le Missionarie della carità in San Gregorio al Celio, visitando la stanza di Madre Teresa di Calcutta; subito dopo nella cappella della casa è seguito l’incontro con Suor Amata, la quale ci ha raccontato la sua vita all’interno della loro congregazione e di come sia importante non tanto convertirsi a parole ma con fatti concreti, con la Carità. Abbiamo concluso nel pomeriggio con un momento di condivisione fraterna dove è emerso da parte nostra la necessità e l’urgenza di una formazione permanente che tenga in considerazione la formazione umana, spirituale e pastorale. Un grazie di cuore va al nostro Vescovo che ha vissuto questi giorni con noi esortandoci sempre a rimanere uniti a Cristo ed anche a Silvestro Paluzzi e a sua moglie Antonella che con molta competenza e passione continuano a guidarci in questo cammino verso la meta.

Don Fabio Stanizzo e don Francesco Santo