·

Educazione e Scuola

Chiesa Matrice, benedizione e canti natalizi degli alunni del Borrello Fiorentino

Paolo Emanuele · 11 anni fa

Si è conclusa nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 18 dicembre, la manifestazione natalizia itinerante di 3 giorni, organizzata dall’istituto comprensivo “Borrello-Fiorentino” di Lamezia Terme, guidato da Albino Cuda. Alle 10:30 oltre 700 alunni, accompagnati dai loro insegnanti, si sono ritrovati nella chiesa Matrice, dove ad attenderli c’erano già i genitori e dove padre Antonio Bonacci, dei Minimi del locale convento, ha impartito la benedizione, soffermandosi prima a spiegare ai piccoli il significato del Natale. Poi ha invitato tutti a visitare il presepe allestito nello stesso sacro tempio di Sambiase, illustrandone il significato. “Abbiamo voluto rappresentare nel presepe della chiesa Matrice l’isola di Lampedusa –ha detto padre Antonio agli alunni del “Borrello-Fiorentino”-, dove sbarcano i profughi, ed è il primo impatto nel territorio italiano. Spesso gli sbarchi –ha aggiunto padre Antonio- avvengono in maniera drammatica. Nel presepe si vede però una mamma che porge il suo bambino nato su un barcone: è una nuova vita che nasce”. Subito dopo padre Bonacci ha ceduto la parola al preside dell’istituto, Albino Cuda, che ha rivolto gli auguri di buon Natale a tutti, dichiarando la sua soddisfazione per la realizzazione delle tre giorni, complimentandosi con il corpo insegnante e gli organizzatori e invitando ad incentivare questo tipo di manifestazioni, che fanno un tutt’uno con i programmi scolastici.

Di nuovo il microfono a padre Antonio Bonacci che, nonostante ci fossero in chiesa oltre settecento bambini, è riuscito a creare per qualche minuto un clima di silenzio, invitando i bambini (e tutti i presenti) a recitare le preghiere loro note. Quindi, ha impartito a tutti la benedizione. Poi ha avuto inizio lo spettacolo, presentato dall’insegnante Maria Ruberto, con protagonisti ovviamente loro, i bambini, tutti in rigoroso cappellino rosso.

La tre giorni -da lunedì 16 a mercoledì 18 dicembre-, è stata preparata dalle insegnanti di funzione strumentale sulla continuità didattico-educativa, Maria Ruberto e Fiorina Muraca, ed è stata “essenzialmente concepita –come è stato sottolineato dalla conduttrice, introducendo lo spettacolo- in funzione della continuità verticale e orizzontale tra i vari ordini di scuola e tra le varie classi di tutto l’istituto, ma lo scopo principale è stato quello di condividere tutti insieme questo periodo prenatalizio, in armonia e con spirito di solidarietà”.

Si è voluto incrementare “il concetto di appartenenza ad un unico nucleo scolastico, innalzando gli standard educativi all’interno della scuola, elaborando strategie unitarie, pianificando interventi esclusivi, particolari, organici e condivisi sulla linea della continuità scolastica (dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria e con il coinvolgimento dei corsisti del C.T.P.) e ambientale (scuola - famiglia - territorio), creando, quindi, reti efficaci tra Istituzioni Scolastiche, Amministrazioni Pubbliche ed Associazioni”.

Dopo che i bambini hanno eseguito nella chiesa Madre i canti della tradizione natalizia, con incursione a sorpresa dei babbi natale, spazio alla solidarietà con l’intervenuto del Movimento Adulti Scout Lamezia 1, che attraverso una loro portavoce ha spiegato il significato della raccolta tappi, alla quale oltre al , ha collaborato l’associazione di volontariato onlus . “Con la raccolta tappi –è stato spiegato- verranno aiutate alcune popolazioni di villaggi africani per la costruzione di pozzi d’acqua. Considerando che, ogni giorno, donne e bambini percorrono decine di chilometri a piedi per poter raggiungere pozzi di acqua potabile, in questi villaggi migliorerebbe la scolarità infantile e le donne avrebbero maggior tempo da dedicare alla famiglia e al lavoro. Per tutta la popolazione mondiale, invece, sarebbe un’ottima strategia di salvaguardia dell’ambiente”.

Simbolicamente, la prima classe a consegnare al Masci la busta di tappi, è stata quella dell’insegnante Rosetta Mascaro, che ha rimarcato nella lodevole iniziativa il significato della beneficenza verso chi ci tende una mano per chiederci aiuto. Poi anche le altre classi hanno provveduto alla consegna delle buste contenenti i tappi di plastica.

E dalla chiesa Matrice, verso mezzogiorno, gli alunni in fila per due, con insegnanti e genitori, si sono spostati in Piazza 5 Dicembre (ex Piazza Diaz), dove in allegria hanno allestito gli alberi con materiali da riciclo, facendosi aiutare dallo staff di Teatrop, capeggiato da Piero Bonaccurso. Poi, spazio alle foto ricordo e allo scambio degli auguri natalizi.

Una bella manifestazione, ricca di contenuti per augurare a tutti di trascorrere un sereno Natale.