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Lo ha detto Giuseppe Tallarico, intervenendo alla presentazione del libro “La canonizzazione di San Francesco di Paola” (Pubblisfera Edizioni – S. Giovanni in Fiore, pagine 256), del quale ne è co-autore assieme a Daniele Macris. Libro presentato nella serata di ieri, 31 ottobre, nell’ambito della sesta edizione della Fiera del libro calabrese, quest’anno (dal 28 ottobre al 1° novembre, sempre presso i locali del Centro Pastorale, in via Leonardo da Vinci, 2 a Lamezia Terme) sul tema “I volti della speranza”, organizzata dall’associazione “Sinergie Culturali”, presieduta da don Natale Colafati, che all’inizio della serata ha porto il saluto ai convenuti, sottolineando la devozione affettiva che i calabresi hanno verso il santo Paolano.
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A presentare il volume, oltre a Tallarico, Francesco Lopez, presidente Centro Studi “Cornelio Pelusio”; padre Rocco Benvenuto, storico dell’Ordine dei Minimi; Gennaro Calidonna, vicepresidente del Terz’Ordine dei Minimi, fraternità di Sambiase. Con un intervento finale da parte dell’editore, Franco Oliverio, che ha posto l’accento sul fatto di proiettare l’opera fuori dai confini calabresi, magari in altre lingue, con la creazione di sistemi e-book. Lo stesso editore ha poi consegnato una targa ricordo all’associazione “Sinergie Culturali, ritirata dal presidente, don Colafati.
Gennaro Calidonna ha tenuto ad evidenziare che <
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Lo storico padre Rocco Benvenuto, che ha curato la prefazione del libro, ha fatto un excursus sull’iter che ha portato Leone X a riconoscere la santità dell’eremita Paolano il 1° maggio 1519, spiegando che <<è a partire da San Francesco che si avvia la doppia inchiesta: una per la beatificazione e l’altra per la canonizzazione>>. Quindi, ha sottolineato che la ricerca sfociata nella stesura del libro è stata portata avanti da due laici: <
Infine, ci piace concludere con la citazione tratta dalla Bolla “Excelsus Dominus” di papa Leone X, del 1° maggio 1519, con la quale Francesco di Paola è salito agli onori degli altari: <