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Vita diocesana

Il vescovo Cantafora ricevuto dal Papa

Armido Cario · 12 anni fa

Il Papa a Mons. Cantafora: “Dica grazie ai Lametini per le preghiere” Sua Eccellenza Mons. Luigi Antonio Cantafora, Vescovo di Lamezia Terme è stato ricevuto in udienza dal Sua Santità Benedetto XVI, alle 12 di questa mattina 21 gennaio, insieme a Mons. Nunnari, Arcivescovo di Cosenza, Mons. Graziani Arcivescovo di Crotone-Santa Severina, Mons. Bertolone, Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, Mons. Bonanno Vescovo di San Marco Argentano e Mons. Oliverio, Vescovo di Lungro. L’Udienza si è svolta nella Biblioteca privata di Sua Santità. Nell’accogliere l’episcopato calabro, il Santo Padre ha ricordato con particolare gioia ed emozione, la Sua Visita Pastorale a Lamezia Terme, lo scorso 9 ottobre 2011. L’udienza si è svolta in un clima molto familiare e cordiale, come ha desiderato lo stesso Benedetto XVI.

Mons. Cantafora, in particolare, ha rilasciato queste parole: “Il Santo Padre incoraggiando la Chiesa di Lamezia Terme, ad essere voce di speranza e sentinella che annuncia la luce del Vangelo, nelle diverse tenebre che attanagliano la nostra realtà Più la notte è profonda, più forte è la nostra missione a far apparire la luce del Vangelo. Non sono mancate parole di apprezzamento per le vocazioni al sacerdozio, così numerose a Lamezia Terme. Rincontrare il Santo Padre, dopo la sua visita Pastorale a Lamezia Terme, è stato un grande dono per me e per tutta la mia Chiesa. è stato bello notare come fosse vivo il ricordo della città lametina nel saluto e nel discorso che il Santo Padre ha rivolto a noi Vescovi. Abbiamo ancora ascoltato parole forti e incoraggianti. In particolare, il Papa ha invitato la Chiesa calabrese ad essere vigilante e decisa nel condurre verso la pienezza della luce, le tante frange della società che ancora barcollano nel buio. Sentiamo particolarmente caro questo invito, soprattutto pensando al cammino della Chiesa di Lamezia che a giorni riceverà il nuovo Progetto Pastorale Diocesano. In Udienza ho avuto l’opportunità di presentare al Papa il nostro Progetto Pastorale, Indossiamo e Custodiamo l’abito nuziale della Carità, che ha tratto ispirazione dai discorsi di Benedetto XVI a Lamezia, e che ha visto coinvolti, in diversi incontri, nella fatica dell’elaborazione e stesura, rappresentanti del clero, dei religiosi, delle religiose e dei laici. Ho riportato al Papa, la bellezza di questa esperienza ecclesiale, vissuta nella comunione. Il nostro cammino per il prossimo quinquennio 2013-2018, parte con la benedizione amorevole del Papa”. Alla domanda che cosa il Vescovo di Lamezia ha detto al Papa, Mons. Cantafora ha risposto: “Ho avuto modo di ringraziare soprattutto per il dono della Visita del Papa a Lamezia Terme e ho voluto raccontare come le sue parole sono state un seme fecondo di rinascita cristiana e umana. Poi ho voluto condividere col Papa, la grande missione che abbiamo come Chiesa in particolare a Lamezia Terme. Siamo al centro del Mediterraneo e questo ci dà una specifica vocazione e missione per favorire la pace e lo sviluppo autentico della persona umana, secondo la Dottrina Sociale della Chiesa, non soltanto al Sud, ma nell’intera area euro-mediterranea”. In conclusione, il Vescovo di Lamezia Terme ha detto: “Prima di lasciarmi, il Papa ha detto: Dica grazie ai lametini per le loro preghiere!”.

Di seguito il testo del saluto del Vescovo a Sua Santità: “Santo Padre, La ringrazio per la sua paterna attenzione verso la Chiesa particolare di Lamezia Terme, concedendo questa grazia della visita ad limina. Vostra Santità, poco più di un anno fa, è venuto in Visita Pastorale a Lamezia Terme. è ancora vivo in me e nel popolo di Dio, il Suo autorevole incoraggiamento e il Suo aiuto perché la nostra Chiesa osi sempre di più in una testimonianza luminosa e audace. L’Anno della Fede, da Lei indetto, insieme alla celebrazione del XIII Sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione, hanno confermato la volontà di realizzare «una pastorale moderna e organica», alla quale Lei stesso ci ha invitato (cfr Benedetto XVI, Omelia 9 ottobre).

Di ritorno da Roma, avrò modo di consegnare alla Diocesi il secondo Progetto Pastorale, Indossiamo e custodiamo l’abito nuziale della carità. Esso ha conosciuto la sua ispirazione e ha individuato i prossimi obiettivi pastorali, a partire dall’Omelia che Vostra Santità ha pronunciato in quel memorabile 9 ottobre 2011 a Lamezia Terme. Nel prossimo quinquennio, con la grazia di Dio, confidiamo di concentrare, ancora di più, i nostri sforzi per riscoprire la Parola di Dio come sorgente della formazione e fondamento di ogni impegno sociale dei cristiani, attraverso le proposte di lectio divina e di catechesi biblica sul territorio. Inoltre, come Lei, Santità ci ammoniva, stiamo incoraggiando un vero sviluppo sociale, con un impegno autentico dei laici anche nel campo dell’economia e del lavoro. La Scuola Diocesana di Dottrina Sociale, risponde a un bisogno crescente di educazione al bene comune, avvertito anche tra gli amministratori pubblici. Stiamo anche proseguendo i nostri sforzi con alcuni buoni risultati nell’ambito della pastorale familiare. Santità, risuona ancora è il suo appello a tutta la Chiesa di Lamezia Terme, perché cresca, nella fede, la comunione dei presbiteri con il Vescovo e tra di loro; l’accoglienza, la stima reciproca e la collaborazione tra clero, consacrati e laici. Molti sforzi sono orientati verso questa direzione, in primo luogo attraverso un invito costante alla conversione e ad un’intensa e coerente vita cristiana. Da diversi anni, abbiamo cercato di porre al cuore dell’azione pastorale diocesana, la formazione permanente del clero e dei seminaristi. Grati al Signore per il dono di tante vocazioni al sacerdozio, abbiamo voluto offrire una forte esperienza spirituale e umana, con l’aiuto di esperti, secondo quanto suggerito dalla Congregazione per il Clero e dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica. è per me doveroso, ricordare davanti a Vostra Santità la presenza numerosa della vita consacrata in Diocesi, tra cui le Sorelle Povere di Santa Chiara, che accompagnano e sostengono la vita pastorale con la preghiera e la testimonianza. Animati dal Suo insegnamento, perché crescano la profondità dell’evangelizzazione e lo slancio verso i lontani, stiamo cercando di valorizzare le associazioni e i movimenti ecclesiali, e crescono anche le proposte pastorali della Curia diocesana. Santità, il Suo cuore, conosce bene le piaghe che affliggono la nostra terra, ma confidiamo che l’annuncio del Vangelo è lievito che fa crescere e balsamo che cura ogni ferita. Risuona vivo il suo monito a sfuggire ogni rassegnazione e ripiegamento e fare appello alle risorse della nostra fede. Tutto questo ci porta a ritenere che la posizione della Calabria e in particolare di Lamezia Terme, al centro del Mediterraneo, conferisca alla Chiesa Particolare di quella terra, una specifica vocazione per favorire la pace e lo sviluppo autentico, secondo la Dottrina Sociale della Chiesa. La Sua Visita Pastorale ha rappresentato per la Diocesi di Lamezia Terme, un evento che ha segnato il suo cammino e la sua storia. Le saremo sempre grati per questo dono così eccezionale. Ascoltare dalla voce del Successore di Pietro: “Nel nome di Gesù Cristo, cammina!”(At 3,6) ha davvero rafforzato i nostri passi sulla via della pace. Voglia ricevere pertanto, a nome di tutta la Diocesi di Lamezia Terme, l’attestato della filiale obbedienza e dell’adesione sincera alla Sua Persona e al Suo Magistero, mentre Le assicuro la preghiera costante dei fedeli di Lamezia per le sue intenzioni”.