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Vita diocesana

Venerdì si svolgerà il Meeting "Testimoni della Fede"

Paolo Emanuele · 11 anni fa

L'iniziativa basata sull'esperienza della Beata Chiara Luce Badano anticipata oggi in conferenza stampa “La sua vita è stata breve, ma è un messaggio stupendo”. Così Papa Benedetto XVI, incontrando i giovani a Palermo, li invitava a conoscere la vita della Beata Chiara Luce Badano, “un esempio luminoso di santità”, una delle più giovani testimoni di questi primi anni del XXI secolo della santità come “misura alta della vita cristiana”, della gioia incontenibile che scaturisce dall’incontro con Cristo. Nel video realizzato da Maria Cristina Bonaddio, proiettato all’inizio della conferenza stampa di presentazione del “Meeting: Testimoni della Fede”, riecheggiano le parole del Papa Emerito e sono da stimolo ad accogliere come un grande Dono l’evento che tra qualche giorno vivrà la Diocesi di Lamezia Terme: l’incontro con Maria Teresa Caviglia e Ruggero Badano che al Teatro Otto Ciclisti Lametini (ex Centro Agroalimentare)

offriranno la loro testimonianza di fede a tanti giovani, facendo conoscere quel “terreno fecondo” su cui è germogliata la santità di Chiara Luce.

Nel presentare il Meeting, Don Roberto Tomaino, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi, ha sottolineato la rilevanza dalla presenza dei genitori di Chiara Luce a Lamezia, che fa seguito a numerosi incontri, anche in ambito internazionale, nei quali Ruggero e Maria Teresa hanno portato la loro testimonianza di santità familiare di fronte a tantissime persone.

Nell’Anno della Fede, proclamato da Papa Benedetto XVI, l’incontro con i genitori della Beata – ha detto Don Roberto – “vuole trasmettere alla nostra comunità, in particolare ai giovani, il messaggio della santità che si realizza nei percorsi normali della vita quotidiana, proprio come è stato per Chiara”. Don Roberto ha evidenziato la coincidenza dell’evento di Lamezia con la Notte della Fede, che sarà celebrata a Parigi.

“Chiara ha vissuto ogni attimo della sua vita come un dono, dai suoi occhi traspariva la Luce e riusciva ad infondere negli altri fiducia e gioia”. Così ha descritto la Beata di Sassuolo, Don Maurizio Mete, direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, definendola “un esempio luminoso a cui i giovani possono attingere per vivere la vita con gioia, amore, tenerezza, impegno e sacrificio, senza mai perdere la speranza.”

La preparazione dell’evento di venerdì prossimo – ha spiegato Stefania Lecce membro dell’Ufficio per la Catechesi della Diocesi – “ha visto un coinvolgimento oltre gli ambienti prettamente ecclesiali, intercettando le scuole, utilizzando Internet e i nuovi media, facendo conoscere ai ragazzi la figura di Chiara”.

“Abbiamo scelto di dare la parola a dei testimoni della fede, a coloro che la fede la vivono concretamente ogni giorno”, ha aggiunto auspicando che “la testimonianza dei genitori di Chiara non susciti solo entusiasmo, ma aiuti i giovani a intraprendere dei cammini di fede, a vivere la fede nella vita di ogni giorno”.

Ha sottolineato l’intenso lavoro svolto dall’Ufficio Catechistico Diocesano, Don Antonio Brando che ha ricordato come, a partire dal 2005, l’équipe dell’ufficio catechistico, sollecitato dal Vescovo Mons. Cantafora, abbia avviato su tutto il territorio diocesano percorsi di formazione e di preghiera “che sono di supporto alle iniziative parrocchiali e con i quali abbiamo voluto fornire ai catechisti della Diocesi degli strumenti per una maggiore competenza nello svolgere il loro ruolo importante nell’evangelizzazione”.