Termina il 3 marzo, in Cattedrale la prima Visita Pastorale del Vescovo Monsignor Cantafora. Indetta il 29 novembre 2005 e iniziata nel 2006, essa ha impegnato cinque anni della vita diocesana, consentendo al Vescovo di visitare ogni parrocchia della Diocesi. Il calendario ha avuto un rallentamento nel 2009 per la preparazione della Visita Pastorale di Benedetto XVI a Lamezia Terme. Qual è il senso della Visita Pastorale? Nell'indirla il Vescovo aveva consegnato alla Diocesi una Lettera Pastorale, Dio ha visitato il suo popolo, e specificando il significato della Visita Pastorale così scriveva:
«La visita di Dio in mezzo al suo popolo è dunque il modello di ogni Visita pastorale. Visitare evangelicamente le nostre comunità è confermarle nella fede, purificarle nella verità, sostenerle nella carità. Accogliamoci l’un l’altro, con uno sguardo di fede. Intendo la Visita come un incontro tra un padre e i suoi figli: per un padre, ogni figlio è figlio. La Visita non è il momento in cui bisogna far “apparire” la parrocchia davanti al Vescovo: stare nella verità, infatti, facilita la conoscenza dei problemi e consente di trovare più agevolmente, con l’aiuto del Signore, le possibili vie da percorrere. Diceva san Girolamo: «Se infatti l’ammalato si vergognasse di mostrare al medico la ferita, il medico non può curare quello che non conosce» . Non è, dunque, la visita di un ispettore, ma di un pastore, che vuole guidare la Diocesi, in un’azione pastorale sempre più radicata in Cristo e sempre più dinamica. Non riduciamo la Visita ad un vuoto momento celebrativo. Ogni visita pastorale in una parrocchia ha avuto la durata di tre o quattro giorni (dal giovedì pomeriggio alla domenica), con poche eccezioni»1.
Il Vescovo ha voluto visitare anzitutto il parroco, eventuali altri presbiteri collaboratori, diaconi e religiosi/e. Inoltre, non è mai mancato l’incontro con il Consiglio Pastorale e il Consiglio Affari Economici (dove esistono); le diverse realtà della parrocchia (bambini, ragazzi e giovani della catechesi; gruppi, associazioni, movimenti, ecc.); autorità civili; almeno alcuni ammalati; istituzioni dipendenti dalla parrocchia. Molto tempo è stato dedicato alle udienze private e ai colloqui personali con i fedeli che hanno desiderato incontrare il Vescovo. la domenica infine tutta la comunità parrocchiale si è ritrovata per il Pontificale del Vescovo. Certo la Visita come tale ha avuto anche un “dopo-visita” che è consistito in un documento «che testimoni la avvenuta Visita per ciascuna parrocchia, dove ricordi la Visita svolta, apprezzi gli impegni pastorali e stabilisca quei punti per un cammino più impegnato della comunità, senza tralasciare di far presente lo stato dell’edilizia di culto, delle opere pastorali e di altre eventuali iniziative pastorali».
Certo ogni Visita Pastorale in una Parrocchia ha potuto mostrare il volto di un Pastore, che ha a cuore il suo popolo, che non smette di incoraggiare i fedeli a ripartire sempre da Cristo e a rilanciare con gioia e passione l’annuncio del Vangelo. Terminata la prima Visita Pastorale, compiuta mentre la Diocesi era impegnata nell’attuazione del Progetto Pastorale Speranza in Dio e Bellezza del Cristianesimo, ora la Chiesa di Lamezia Terme si prepara ad attuare il Nuovo Progetto Pastorale, Indossiamo e Custodiamo l’abito nuziale della Carità. Tra i frutti della prima Visita Pastorale si può annoverare senz’altro la disponibilità e la necessità di una pastorale di comunione, come vera strada per la missione.
1 SAN GIROLAMO, Commentarii in Ecclesiasten, 10,11, in PL 23,1096.