Presentata opera di restauro sabato 19 marzo
Presentata sabato 19 marzo alla comunità l'opera di restauro dei componenti dell'altare e il nuovo tabernacolo della chiesa del Crocifisso, ad opera di Raffaele Mazza.
L'opera di risanamento nasce su invito di don Antonio Brando, in considerazione della particolare condizione in cui versava l'intero complesso.
Prima della celebrazione liturgica, don Antonio ha sottolineato ai fedeli il valore del Tabernacolo "dimora dell'Eucaristia, il Dono più grande", facendo notare la presenza sulla facciata della Chiesa di due targhe in marmo, su una delle quali è riportato un inno eucaristico di San Tommaso d'Aquino mentre nella targa di destra è inciso testualmente: "questo luogo a ricordo della grande Missione Popolare dei Padri Cappuccini nel XIX Centenario dei Santi Apostoli Pietro e Paolo questo tempio votivo del crocifisso fu prescelto dal Vescovo, dal Clero e dal popolo nicastrese a santuario della Adorazione Perpetua diurna".
Mazza, dopo aver ringraziato don Antonio, ha spiegato i dettagli del progetto di restauro. Una volta ispezionato nel particolare l'intero complesso, si è trovato difronte ad una situazione inverosimile, data dall'umidità persistente e dall'avanzato stato di degrado in cui versava il tabernacolo unitamente all'intera struttura portante esterna ed interna dello stesso.
Sono stati rinvenuti la presenza di calcinacci, pietre, pezzi di mattoni, ecc. che erano interposti a sostegno del tabernacolo, le modanature marmoree ornamentali erano vincolate precariamente da silicone misto a stucco per muro, l'aspetto strutturale e visivo, era condizionato dai più disparati ed incontrollati interventi di manutenzione, che si sono succeduti nel corso di tanti anni e che hanno alterato ancor più irreversibilmente l'aspetto originale.
Dapprima si è riportato allo stato originale lo stampo raffigurante il “Gesù Buon Pastore”, eliminando smalti e vernici stratificati nel tempo, riportando alla luce dei particolari prima ignoti.
Il telaio della porta del tabernacolo è stato recuperato rinforzato e riverniciato a colore oro brillante.
La basetta del microfono è stata sostituita con un sostegno in marmo di carrara, la coppia di angioletti unitamente alle modanature e al leggio dell'altare, sono stati lucidati e ripuliti da ogni forma di vernici e incrostazione sedimentata nel tempo.
L'interno del tabernacolo è stato consolidato ed impreziosito da un panno glitterato dorato, mentre la porta in relazione alla sua assoluta irrecuperabilità è stata completamente sostituita e rivisitata con le seguenti caratteristiche: “Sullo sfondo della porta è stato realizzato un effetto 3D che simula la luce che sgorga da Gesù, la sua sagoma è stata impreziosita ancor più da 33 raggi dorati, chiaro riferimento agli anni di Gesù sulla terra, che scaturiscono glitterati rosso rubino a simboleggiare il sangue versato per la salvezza dell'umanità, proseguendo all'infinito ad effetto glitterato dorato, a rappresentare la luce di Cristo la Divina Energia che dà vita e luce a tutte le cose e prepara a ricevere lo Spirito Santo. L'interno della porta è stato trattato con diverse tonalità di colore oro, segno della Gloria e dell'azione di Dio, al centro è stata applicata la riproduzione del pane con inciso “IHS”, Jesus Hominum Salvator (Gesù Salvatore degli uomini), in riferimento al pane spezzato nell'ultima cena, ornato da 12 raggi elicoidali che si sprigionano a 360 gradi, a rappresentare gli Apostoli nell'ultimo pasto insieme a Gesù e nella loro missione di diffondere la Sua Parola a tutte le nazioni del mondo. Le 12 fiamme rosse inserite tra i raggi elicoidali, manifestano l'effusione dello Spirito Santo che hanno ricevuto gli Apostoli nel giorno di Pentecoste chiaro rimando all'evangelizzazione”.
Mazza ha ricevuto dall'IHRC (International Human Rights Commission), su proposta del Coordinatore Nazionale per la Repubblica Italiana il Cavaliere Pietro Sicurelli, un “Certificato di Apprezzamento”, un riconoscimento assegnato per l'impegno di solidarietà che, nel particolare periodo di pandemia, ha svolto con passione e con elevato senso civico a favore della comunità ecclesiastica, e in particolar modo nei confronti di Sua Santità, Papa Francesco.