Testimonianza dei volontari della sottosezione lametina Unitalsi
"Solo un sorriso... ed un soffio di vento!! Questo basta a Bernadette Soubirous, per rimanere incantata da Aquerò.
Era l'11 Febbraio 1858, quando la Vergine apparve nella Grotta di Massabielle a Lourdes. Dal 1992, per volere di San Giovanni Paolo II, proprio in questa data si celebra la giornata mondiale del Malato. La Chiesa, ogni anno, ci propone un tema specifico, quest'anno è la voce di Gesù, che nella XXX ricorrenza dall'istituzione, ci invita ad essere misericordiosi come il Padre.
L'UNITALSI, risponde attivamente a questo invito, partecipando alle celebrazioni nelle comunità in cui è presente e approfitta di questo significativo momento, per testimoniare la devozione Mariana e il carisma associativo che ci pone accanto a chi soffre. A Lamezia Terme, la sottosezione UNITALSI, parteciperà alla Santa Messa, che sarà celebrata nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo alle ore 18,30, da sua Eccellenza monsignor Giuseppe Schillaci.
Papa Giovanni Paolo II, attraverso quest'opera di sensibilizzazione, mira a far Riconoscere nel volto sofferente del fratello, il volto di Cristo che: soffrendo, morendo e risorgendo, opera la salvezza dell'umanità.
L'esperienza associativa unitalsiana, è la celebrazione della vita, che conserva il suo fascino, anche quando la razionalità, i dubbi, e spesso, lo sconforto fanno emergere i perché senza risposta. Eppure l'UNITALSI, si inquadra in questa realtà, manifestando la gioia dell'esperienza vissuta, non della speranza che verrà, ma da un percorso comune, nel quale l'entusiasmo del cuore, trasforma le lacrime in sorriso e trova la forza fisica e psicologica nella serenità di chi, nonostante tutto, ha l'energia per sorridere e dire grazie.
La Charitas cristiana, che è il centro del nostro logo associativo è la chiave della nostra esperienza, definisce l'Associazione come luogo dove rispondere alla chiamata ricevuta, alla pace, alla fraternità, ad un servizio che rende le persone più felici. Aderire alla chiamata unitalsiana, comporta la disponibilità ad annunciare Gesù Cristo, attraverso la fraternità che va ben oltre una semplice amicizia o il semplice conoscersi. Proprio come accadde a Bernadette l'11 febbraio: non sapeva cosa le stesse accadendo, eppure era già cambiata dentro, aveva intuito che il cielo era sceso alla Grotta per rinfrescare il Vangelo.
Il mistero di Lourdes quindi ha come fulcro centrale i malati, essi ci rivelano una verità fondamentale: l'umanità fragile e debole è bisognosa di salute e salvezza.
Bernadette è il simbolo tangibile di tutti noi, che a Lourdes non troviamo la salute, ma la pace, trovando anche un senso all'esperienza più dura, la notte dello spirito! La Vergine Madre, cura, consola e accompagna ognuno di noi, all'incontro con Cristo Salvatore del Mondo.