Recentemente è stato pubblicato il libro dal titolo “Gregge smarrito” dall'Editore Rubbettino per conto della nuova Associazione “Essere qui”, formata da laici cattolici di buon livello, senza presenza ecclesiastica.
In sintesi il discorso è questo: “la Chiesa ha smarrito il gregge in questo tempo di pandemia: non mancano note critiche riguardanti la Chiesa che avrebbe accettato nel periodo pandemico ogni cosa, non discutesse su nulla e anche il Papa chiedesse di obbedire alle autorità (ma forse perché collegate con il Comitato Scientifico)”.
Gli autori del volume, tra cui il noto sociologo De Rita, attestano di non voler fare atti di accusa ma di compiere “un esame di coscienza, un discernimento” e osservare e operare a lato della Chiesa. Vanno ringraziati per il loro amore alla Chiesa.
In effetti la pandemia è stata in grado di portare la dispersione quasi in ogni campo, perché essa stessa è una deviazione della nostra storia.
Dopo le prime buone avvisaglie, quando è sorto il “Corona virus”, la vita è tornata alla condizione anteriore, caratterizzata dalla presenza del “virus” dai diversi cambiamenti. Stanno continuando i rischi di contagio e i decessi. L'osservanza delle essenziali regole e le vaccinazioni s'invocano dal Governo e dai cittadini responsabili.
Fatte queste doverose premesse, che dire da parte nostra del “gregge smarrito”?
Lo smarrimento viene dal passato e nel momento attuale travagliato, forse come non mai, si è man mano accentuato.
Non si avverte in diversi strati della popolazione e in diverse famiglie il bisogno di Dio, della preghiera, della Chiesa. Anche la negazione della Trascendenza presente in alcuni sistemi filosofici è motivo di smarrimento.
Inoltre il pluralismo, sotto la dittatura del relativismo etico, allontana la verità “che migliora l'uomo: come la teoria del gender, che scalfisce la distinzione biologica e psicologica del genere maschile e del genere femminile secondo la Bibbia.
L'assolutezza su tutto, assunta nella cultura odierna dalla scienza e dalla tecnologia, può indurre un disagio psicologico dal momento che l'Essere Assoluto, come è proposto, dalla ragione e dalla fede, è Dio.
Oltre questi accenni di natura gnoseologica, vi sono situazioni negative e di vero smarrimento, come l'abbandono della maggioranza dei giovani nei confronti della Chiesa. E i Sacerdoti che hanno abusato di minori o accusati di altro, non hanno macchiato l'immagine della Chiesa? Con tutte le conseguenze.
E allora? Giovani e adulti è tempo di svegliarsi dal letargo spirituale, e siete chiamati a ritrovare il senso della vita, a non sciupare le risorse naturali e quelle della dimensione cristiana, a rispondere alla vocazione di essere di più, cioè ad incontrare Cristo per la realizzazione completa di voi stessi.
Vanno scritte nuove pagine di storia umana e cristiana: è la sfida da raccogliere per obiettivi di crescita comune. Vivere è crescere, secondo il prossimo Santo Henry Newman.
Attualità
"Gregge smarrito?"
Vincenzo Rimedio, Vescovo Emerito · 3 anni fa