Solenne concelebrazione del Corpus Domini in Cattedral
“La Chiesa di Lamezia sia sempre più “eucaristica”. Lasciamoci trasformare dal Signore in pane buono, affinché siamo capaci di consegnare la nostra vita agli altri, in particolare a chi non ha nessuno, ai senza difesa”. Così il vescovo di Lamezia Terme Giuseppe Schillaci che ieri, in Cattedrale, ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica nella solennità del Corpus Domini.
“L'Eucaristia – ha detto il vescovo lametino nell'omelia – è Mistero dell'Amore di Cristo che si dona senza misura. Anche noi, come singoli e come comunità, siamo chiamati a partecipare di questo amore. L'amore cristiano è un amore che si mette in ginocchio, che si abbassa. E' l'amore sconfinato di Cristo che ama tutti, anche chi tradisce. Noi siamo coinvolti in questo amore. Nella vita cristiana c'è questo paradosso: si sale nella misura in cui ci si abbassa. Anche noi vogliamo salire “al piano superiore”, come abbiamo ascoltato nella pagina evangelica, con lo stile del Signore Gesù: non prevaricando sugli altri, non schiacciandoli, ma abbassandoci e servendoli. Abbiamo bisogno di essere purificati dalle nostre opere di morte. Abbiamo bisogno di essere purificati dal Signore dalle nostre chiusure, che ci rendono sempre più ostili e tristi, per aprire il cuore agli altri. Chiesa di Lamezia, sali al piano superiore! E' difficile tante volte mettere insieme “tutti” con “ciascuno”, ma noi cristiani siamo chiamati a farlo. Siamo chiamati a diventare sempre più dono, offerta, donne e uomini eucaristici. Siamo chiamati ad essere una comunità che si consegna per il bene di tutti”.
Al termine della concelebrazione, dopo un momento di adorazione di fronte al Santissimo Sacramento e la benedizione eucaristica, la breve processione in Chiesa presieduta dal vescovo con l'ostensorio e Gesù Eucaristia che ha raggiunto il sagrato della Cattedrale.