Dal presule un richiamo alla fraternità universale sull'esempio del Poverello
“Sull'esempio di Francesco, siamo chiamati a farci promotori di una cultura della fraternità anche nella nostra diocesi. L'enciclica di Papa Francesco ci indica una direzione: fratelli di tutti e con tutti. Nessuno escluso”. Così il vescovo Giuseppe Schillaci che ha presieduto la celebrazione eucaristica nella solennità di S. Francesco d'Assisi al santuario di S. Antonio di Padova.
La sequela di Cristo “sulla strada della piccolezza, imitando Gesù che si è spogliato per farsi servo di tutti”, accogliere l'invito alla fraternità universale, consacrarsi al servizio degli altri come Cristo si è fatto servo sono i tratti della figura di Francesco richiamati dal vescovo che ha sottolineato come “per Francesco d'Assisi esisteva una sola regola: seguire il Vangelo di Gesù Cristo sine glossa. Spesso anche noi siamo tentati di fare intellettualismi sul Vangelo, di immaginare chissà quali programmi per il nuovo anno, ma in realtà la strada è una sola: seguire il Vangelo come lo ha seguito Francesco. O si prende sul serio il Vangelo oppure si rischia di annacquarlo. Dopo la sua conversione Francesco aveva fisso nella mente e nel cuore soltanto il desiderio di conformarsi a Cristo e dalla comunione con Cristo nasceva la sua fratellanza con tutti gli uomini. Se pensiamo che Francesco chiamava fratello persino il lupo, ci rendiamo conto di cosa sia la fratellanza che siamo chiamati a vivere con tutti. Francesco ci indica la strada per seguire Cristo: la strada della piccolezza, dell'umiltà, del servizio, della fratellanza”.
Dalla crisi della pandemia, per il vescovo Schillaci, “ne usciremo. Ma ne usciremo solo insieme. Come persone aperte le une alle altre, creando una cultura della fraternità”
All'inizio della celebrazione, animata dal coro "Frate Sole" diretto da Sara Saladino, a nome di tutta la comunità dei padri cappuccini di S. Antonio, il nuovo guardiano del convento fr. Giuseppe Sinopoli ha salutato monsignor Schillaci ringraziando il vescovo “per la presenza in un giorno particolare per noi frati cappuccini, in cui festeggiamo il padre e fondatore della grande famiglia francescana. Ci sentiamo accompagnati dalla sua presenza paterna e vogliamo sentirci sempre più Chiesa, nello stare insieme e nello spirito di fraternità”.
La sera del 3 ottobre, a celebrare il transito del padre S. Francesco, momento di preghiera che tutta la comunità francescana vive ogni anno in comunione con i frati di Assisi, il vicario generale della diocesi don Pino Angotti.