Ricorrenza ricade nella IV domenica di Pasqua. Messa trasmessa in televisione ed in diretta streaming dalla cappella dell'ospedale "Giovanni Paolo II"
“Mettiamoci in ascolto umile di tutti, accogliamoci gli uni gli altri, non scartiamo mai nessuno, soprattutto chi non ce la fa umanamente, spiritualmente, economicamente…stiamo al passo degli ultimi per non perdere di vista il Cristo, Lui, ultimo tra gli ultimi, che venne ‘non per essere servito, ma per servire’”. E’ trascorso un anno da quando, con queste parole, l’allora don Giuseppe Schillaci, di Adrano, salutava la Diocesi alla cui guida era stato chiamato da papa Francesco, nominandolo Vescovo, e sulla cui cattedra si e' insediato il sei luglio.
“Coltiviamo grata memoria del passato – aveva scritto nella sua prima lettera alla Diocesi - non per chiuderci in una nostalgia sterile, ma per capire meglio chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo; lasciamoci ancora stupire da quello che siamo perche’ ci e’ stato donato; lasciamoci interpellare dall’oggi, con le sue sempre nuove sfide, senza paura; lasciamo venir fuori, con ottimismo, il bene che c’e’ nelle nostre comunita’ e nel nostro territorio tra la nostra gente, ma allontaniamo con ferma decisione il male, anzitutto dai nostri comportamenti; proiettiamoci con rinnovata fiducia verso il futuro, non smarriti e stanchi, ma speranzosi e gioiosi; siamo cristiani, lasciamo trasparire la bellezza dell’incontro con la fonte della nostra gioia e della nostra speranza: Gesu’ Cristo”.
Parole che, oggi a distanza di un anno, sembrano essere attuali piu’ che mai, in un momento in cui le nostre vite sembrano sempre piu’ piene di incertezze e di timori, e che ci incitano a guardare al futuro con speranza, mentre intorno a noi il mondo sembra essere smarrito e nel quale siamo circondati da sofferenza e tristezza.
Ed e’ in questo contesto che, quindi, bisogna leggere la scelta che Schillaci ha fatto per il luogo da cui domattina alle ore nove celebrera’ la Messa della IV domenica di Pasqua, alla quale sara’ presente anche il direttore sanitario, Antonio Gallucci, e sara’ trasmessa anche in diretta streaming ed in televisione: la cappella dell’ospedale “Giovanni Paolo”. Un luogo, quello dell’ospedale, del resto, che Schillaci scelse anche per celebrare la Messa del precetto di Natale quando incontro’ i pazienti del reparto di Oncologia e, rivolgendosi agli operatori della Sanita’, li aveva ringraziati “per la cura che avete tutti in questa realta’ e dovete fare del vostro meglio” per poi affermare che “oggi, in modo particolare, prego per i sofferenti e per chi e’ nei bisogno, ma anche per gli operatori perche’ operino per il bene di tutti”.