La festa del Battesimo del Signore è nella scia delle manifestazioni che la liturgia del tempo di Natale ci propone per celebrare, contemplare e vivere il Mistero di Dio fatto carne. Ed è stata la data scelta da monsignor Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia Terme per il rito di ordinazione diaconale del giovane Alessandro Baglio, della parrocchia Maria Santissima Immacolata in Accaria di Serrastretta, alunno del pontificio seminario Regionale San Pio X di Catanzaro.
L'accolito Baglio è stato ordinato diacono durante la concelebrazione di sabato 11 gennaio nella chiesa Cattedrale. Nel corso della Santa Messa stazionale, animata dal coro dello stesso Duomo “Rorate Coeli Desuper”, diretto da Attilio Lorenti, il presule, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria, ha conferito il Sacro ordine del diaconato.
All'inizio il presule ha rivolto il saluto al vescovo emerito Vincenzo Rimedio, presente alla Messa assieme a numerosi sacerdoti del presbiterio diocesano e al vicario generale della diocesi don Adamo Castagnaro.
Dopo l'Eccomi di Alessandro Baglio, all'omelia Schillaci ha fatto riferimento a uno dei “discorsi” di san Massimo, vescovo di Torino: “Il Vangelo – ha detto - racconta che Gesù venne al Giordano per farsi battezzare e in quel fiume volle essere consacrato con prodigi celesti. La ragione esige che questa festa (del Battesimo) segua quella del Natale del Signore, perché i due eventi si verificano nel medesimo tempo anche se a distanza di anni. Ecco perché ritengo che la festa si debba chiamare anch’essa Natale. Nel giorno che diciamo Natale – ha aggiunto - , Gesù nacque tra gli uomini; oggi, Battesimo del Signore, Egli è rinato. Prima nacque da una Vergine, ora è generato secondo il Mistero. Quindi, nel Battesimo siamo ancora a Natale”.
Poi si è rivolto al giovane ordinando: “Caro Alessandro, tu hai osato entrando in Seminario; continua ad osare. Questo momento ti deve ricordare come servire tutti: con la tua vita, con il tuo ministero, è importante che ti metta al servizio con umiltà. E non dimenticare la lavanda dei piedi: Cristo che lava i piedi ai suoi discepoli. E poi, l'obbedienza nei confronti di chi non conta, dei più piccoli, dei più poveri”.
Dopo il “Sì, lo voglio” da parte dell’eletto al diaconato, il momento emozionante si è avuto con la prostrazione di Alessandro, mentre l’assemblea veniva invitata alla preghiera con le “Litanie dei Santi”. Quindi, l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione del vescovo hanno preceduto il momento dei riti esplicativi: l’imposizione della stola diaconale e della dalmatica; la consegna del libro dei Vangeli; l’abbraccio di Baglio con il Vescovo e con gli altri diaconi
Vita diocesana
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Antonio Cataudo · 5 anni fa