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Attualità

"Libertà di stampa e presidi di legalità"

Saveria Maria Gigliotti · 5 anni fa

Al via la XIX assemblea nazionale elettiva della Federazione italiana settimanali cattolici

“Liberta’di stampa e presidi di liberta’”. E’ questo il tema della scelto per la XIX assemblea elettiva della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc) in corso di svolgimento a Roma e che nella giornata inaugurale ha avuto un momento di riflessione con una tavola rotonda che ha puntato l’attenzione, non solo sul ruolo dei settimanali, ma anche sulle difficolta’ che tali “presidi di liberta’” incontrano quotidianamente”.
Ad apertura dei lavori, coordinati dal vice presdente vicario, Chiara Genisio, il presidente nazionale della Fisc, don Andrea Bianchi, ricorda che “siamo un giornalismo dove l’uso della parola non e’ scontato, ma pesato e pensato”.
Un impegno quotidiano sul territorio, quello dei settimanali cattolici che, come detto dal segretario generale della Cei, Stefano Russo, contribuiscono a “raccontare la vita delle persone” ecco perche’ “i vescovi italiani non possono non sostenere e supportare la voce di coloro che, con la Fisc, chiedono che venga mantenuto il sostegno a favore di questi presidi”.
Parole, quelle di Russo, alle quali fanno eco le affermazioni del sottosegretario di stato alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Andrea Martella, che, nel sottolineare che “la voce della Chiesa passa attraverso i giornali diocesani che rappresentano e sono la testimonianza di come l ‘editoria di prossimita’ possa farsi strumento di sussidiarieta’”, annuncia “il congelamento del taglio dei contributi. E’ solo il primo intervento – aggiunge – per tenere viva la voce dei giornali locali cui dovra’ seguire un riordino legislativo organico degli strumenti diretti ed indiretti di sostegno all’editoria”.
Di “necessita’ di valorizzare l’informazione di prossimita’”, invece, parla Govanni Maria Flick, presidente emerito della Corte costituzionale che, nel fare una disamina sul valore dell’articolo 21 e della Costituzione nel suo complesso, rimarca la necessita’ della “tutela del pluralismo” in quanto sinonimo di “tutela della democrazia. Le dichiarazioni di Martella – prosegue – mi hanno in parte tranquillizzato”.
Dal canto suo, il presidente dell’ordine dei giornalisti Carlo Verna, evidenzia che “non abbiamo bisogno di tagli, ma di una nuova legislazione per il giornalismo”. Mentre per Maurizio Di Schino, segretario dell’Unione cattolica stampa italiana, che sollecita il riconoscimento del lavoro in redazione “che va pagato”, bisogna essere “responsabili, sentinelle e garanti dell’articolo 21”della Costituzione e “per esserlo bisogna formarsi e studiare”.
Nel portare i saluti all’assemblea, Marco Tarquinio, direttore di ‘Avvenire’, ricordando che “negli ultimi dodici anni e’ scomparso il 48% delle testate”, parla di “strage del pluralismo” rispetto alla quale “siamo chiamati a resistere” non dimenticando che “quello che voi vedete bene e’ cio’ che noi amplifichiamo a livello nazionale e se noi vediamo certe realta’ – conclude – le vediamo grazie a voi”.