Schillaci: siamo chiamati anche noi a far trionfare la vita sulla cultura della morte
Con la solenne concelebrazione eucaristica della vigilia dell’Assunzione della Vergine Maria, presieduta dal vescovo di Lamezia Terme monsignor Giuseppe Schillaci, ha avuto inizio l’anno giubilare speciale al Santuario di Dipodi, in occasione del primo millenario del santuario mariano della diocesi lametina. Risalgono, infatti, al 1020 alcune delle prime testimonianze relative al luogo di culto che oggi è sicuramente uno dei santuari mariani più antichi della Calabria, prima cenobio agostiniano, poi Chiesa affidata al clero secolare e oggi santuario diocesano che attira numerosi fedeli da diverse parti della Calabria, in particolare durante il mese di agosto.
“Qui a Dipodi affido alla Vergine Maria il mio ministero e tutta la nostra comunità diocesana, perché possiamo ripartire lasciandoci ispirare da Maria nostra Madre” ha detto il vescovo Schillaci durante l’omelia sottolineando il valore dell’anno giubilare al santuario mariano “che segna una tappa importante nel cammino di questa nostra Chiesa diocesana, della nostra gente. Guardando a Maria, Assunta in Cielo, partecipe della gloria del suo Figlio Risorto, siamo riportati all’avvenimento centrale della nostra fede: la Resurrezione di Cristo. Siamo chiamati anche noi a trionfare sulla cultura di morte, che oggi ha tanti volti. La cultura della morte ha il volto del male che prevale sul bene, della discordia che distrugge la comunione, della violenza, della maleducazione civile, dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, della mancata custodia del Creato. La violenza è anche quella del linguaggio, ogni qualvolta il nostro linguaggio ferisce l’altro. Guardando a Maria, Colei che ha generato l’Autore della Vita e che si è lasciata incessantemente generare da Dio, siamo chiamati a contrappore alla cultura della morte la cultura della vita”.
Al termine della celebrazione, accompagnato dal rettore del santuario don Antonio Astorino e da numerosi sacerdoti della Diocesi, il vescovo ha officiato il rito di apertura della Porta Santa. Fino al 15 agosto 2020, ai fedeli che si recheranno al santuario mariano di Dipodi, alle consuete condizioni previste dalla Chiesa, è concessa l’indulgenza plenaria. “Confido che nelle parrocchie e nelle varie realtà cristiane – ha scritto il vescovo nella lettera con cui ha annunciato l’anno giubilare per il millenario del santuario - venga accolta questa opportunità di grazia e sia motivo di sincera conversione e accoglienza del Vangelo, del quale la Madre di Dio è stata grembo fecondo”
La celebrazione sul piazzale del Santuario, dove nelle prossime ore continuerà un intenso pellegrinaggio di fedeli, è stata animata dalla corale diocesana “Benedetto XVI” diretta dal maestro Sara Saladino.