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La parola del Vescovo

Natale 2012. Il messaggio del Vescovo agli studenti

Giovanni Maria Cataldi · 12 anni fa

Messaggio del Vescovo agli studenti per il Santo Natale 2012 Carissimi studenti, tra pochi giorni rivivremo il grande mistero del Natale. Ho pensato di rivolgermi a voi, con questa lettera, avendo nel cuore i miei auguri anche per le vostre famiglie e gli insegnanti. C’è un versetto del profeta Isaia che dice, «Il padre farà conoscere ai figli la fedeltà del Signore» (Is 38,19).

A Natale contempliamo come il Signore sia fedele alle sue promesse. Fin dagli inizi della storia della salvezza e con la voce dei profeti, Dio aveva promesso un Salvatore, un Liberatore, il Messia. Con la venuta in mezzo a noi del Figlio di Dio, nato dalla Vergine Maria a Betlemme, si compiono le antiche promesse di Dio.

Da duemila anni il Natale ci dice che Dio è dalla nostra parte, che ci viene incontro incessantemente nonostante le nostre distrazioni, le nostre infedeltà, dubbi e rallentamenti. Egli è attento a compiere la sua promessa di bene e di pace, che supera ogni aspettativa, desiderio o tentativo umano.

Talvolta ci può capitare di pensare che Dio sia distaccato, che se ne stia per conto suo, rinchiuso nel suo cielo, in un’altra dimensione, intento a scrutare dal di fuori l’agire degli uomini e delle donne, le sorti dei vari popoli della terra. Ma non è questa la nostra fede! Dio non si fa trovare nel vago spiritualismo, Egli si è fatto dapprima bambino e poi uomo adulto vero, si è fatto carne ed è entrato nella storia dell’umanità. Ancora oggi, Dio si fa piccolo per accogliere la nostra piccolezza. Dio si fa fragile per prendere su di sé le fragilità di ognuno di noi. Dio si fa debole per comprendere e perdonare le debolezze di ciascuna persona. Dio entra nel tempo per aprirci la possibilità di abitare l’eternità insieme a Lui. Di fronte a tale iniziativa di Dio, viene da chiederGli: ma «cosa è l’uomo perché Tu te ne curi?» (cfr. Sal 8,5).

è Natale; Dio, facendosi carne, spiega e condivide la vita umana, di ogni uomo, entra nella storia per farne parte a pieno titolo.

Nelle letture del tempo di Natale noi ascolteremo un grande richiamo alla luce.

Questo è il cuore dell’annuncio natalizio: dove trovare luce e vita in un mondo che sembra immerso nel buio? La risposta è offerta in un bambino «pieno di grazia e di verità» (Gv 1,14) che chiede di essere accolto e amato da ciascuno di noi, da un mondo più umano, più in pace, più giusto. Cristo è la luce vera che illumina ogni uomo, è Lui la luce della vita! Però: quanta oscurità e confusione percepiamo dentro di noi e attorno a noi. è facile lasciarsi abbagliare da luci effimere.

La luce del bambino Gesù invece ha la potenza di cambiare il cuore, di renderlo puro e trasparente, libero e disponibile. Il luccichio delle luci di Natale sulle strade e nelle nostre case, a ben poco servirebbe se non ci ricorda che celebriamo la venuta della luce vera in un mondo, come il nostro, ancora avvolto in un buio di disperazione.

Il Natale di Gesù, invece non è disperazione ma speranza, ci ricorda che la nostra vita ha un senso, ha un centro e una direzione verso la pienezza e la gioia, perché Dio è luce e verità, amore e libertà dei nostri giorni.

Vorrei rivolgere un saluto pieno di gratitudine ai vostri insegnanti e professori, che confermo nella loro missione educativa, appassionate e autorevole, nella scuola. Indirizzo un caro augurio anche alle vostre famiglie. Il mio pensiero è particolarmente rivolto a tutte le famiglie che stanno vivendo forti difficoltà, per vari motivi. Davanti a un futuro sempre più incerto, il Dio Bambino del Natale viene per dirci che non siamo soli, che Dio è con noi! E la sua presenza riempie la vita di vigile speranza e di opere di pace!

Di cuore vi benedico,

+ Luigi Antonio Cantafora, vescovo di Lamezia Terme