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Chiesa

Parolin: "E’ possibile vincere il male con il bene, come ci dice la Parola di Dio"

Saveria Maria Gigliotti · 6 anni fa

Il segretario di Stato di Sua Santita', in un'intervista a Lamezia Nuova, invita a non perdere "questo orizzonte di speranza" anche nella lotta alla 'ndrangheta

“La Chiesa esiste per i fedeli, la Chiesa esiste per la comunita’ cristiana, nelle sue diverse articolazioni, ma la Chiesa, fondamentalmente, e’ al servizio dei battezzati, e’ al servizio della crescita della loro fede, e’ al servizio della crescita della loro speranza, della carita’ ed anche della dimensione comunitaria della Chiesa”. Cosi’ il cardinale Pietro Parolin, segretario di stato di Sua Santita’, nel corso di un’intervista rilasciata al giornale diocesano “Lamezia Nuova”, sottolinea l’importanza della edificazione di un nuovo luogo di culto in citta’.
Parolin, che in serata presiedera’ la celebrazione della dedicazione dell’altare e della nuova chiesa di San Benedetto a Lamezia Terme, sottolinea che “la fede si vive individualmente ma non isolatamente ed anche questo, credo, e’ un significato molto bello della Chiesa: il fatto che la fede si viva insieme. Il Signore ci ha chiamati ad essere suoi discepoli insieme. Il fatto di avere anche un edificio di culto sottolinea proprio questa dimensione e dá modo di realizzare, in pratica, questa dimensione. Poi, diventa anche un motivo del nostro impegno a livello della societa’, della comunita’ civile”.
Quindi, partendo da “quella famosa frase ‘si va in chiesa per amare Dio e si esce dalla chiesa per amare il prossimo’”” , ribadisce che “dalla nostra fede dovrebbe nascere anche un impegno forte al servizio della comunita’ civile, prima di tutto un impegno di testimonianza per cui noi cristiani, coerentemente, mettiamo in pratica quello che predichiamo o quello che sentiamo e poi anche un impegno concreto nei vari settori pure della vita sociale”.
Una frase, quella cui si riferisce Parolin che, in una terra dove c’e’ la presenza della ‘ndrangheta appare molto forte e diretta: “So che al di sotto di tutti i nostri discorsi – dice al riguardo il segretario di Stato di Sua Santita’, c’e’ anche questa preoccupazione della presenza di questi fenomeni che sono gia’ stati stigmatizzati molte volte dalla stessa Chiesa e dal Papa stesso quando e’ venuto”.
Nonostante tale presenza, pero’, Parolin intravede “come un segno di speranza: noi – dice - non dobbiamo cedere. Certo, le forze negative, le forze del male sono sempre presenti, ci insidiano continuamente, cediamo tante volte, anche noi cristiani cediamo. Oggi, pero’- aggiunge - , e’ la festa dell’Annunciazione: il Signore e’ venuto per stare con noi e questo ci da una grande speranza che insieme con Lui potremo vincere il male e vincerlo anche nei suoi aspetti molto concreti, come si manifesta anche in questa situazione. Credo che l’impegno c’e’ – conclude - , l’impegno puo’ crescere sempre di piu’ anche contro questi fenomeni ma, soprattutto, non dobbiamo perdere questo orizzonte di speranza: e’ possibile vincere il male con il bene, come ci dice la Parola di Dio”.