Presentata in conferenza stampa l'apertura del settimo anno della Scuola di Dottrina Sociale della Chiesa La Chiesa è il fondamento dell’esistenza, non un insieme di etiche e norme, che sostiene la famiglia come luogo di sviluppo della società, anche attraverso la politica e l’impegno sociale. E’questa vocazione della Chiesa, incarnata dalla locale Diocesi di Lamezia Terme, che sarà al centro del nuovo anno della Scuola di Dottrina Sociale. L’apertura dell’anno, presentata oggi in conferenza stampa, avverrà con la prolusione di mons. Arrigo Miglio, vescovo di Cagliari e presidente del Comitato Scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei cattolici italiani, che si terrà giovedì 6 dicembre presso il Seminario Vescovile. Il tema della prolusione di mons. Miglio sarà infatti “Famiglia: speranza e futuro per la società italiana”.
L'INTERVENTO DI MONS CANTAFORA «L’apertura dell’anno della Scuola di Dottrina Sociale non è un fatto celebrativo – ha detto il vescovo di Lamezia Terme mons. Luigi Cantafora – ma è, attraverso la formazione, un aiuto al senso civico e alla politica. Evangelizzare non è un volare sulle teste bensì è intervenire nel tessuto sociale».
Secondo il vescovo della diocesi lametina è venuta fuori una forma di conoscenza capace di mettere a tema ansie e speranza del nostro popolo; una responsabilità che la Chiesa locale è ben conscia di assumersi e con cui è in piena sintonia con il Sinodo dei Vescovi, sintonia che viene confermata dall’indirizzo dei Vescovi italiani nella lettura di ciò che esige il momento attuale. «La Chiesa non è un insieme di etiche, di norme, - ha sottolineato mons. Cantafora - ma è il fondamento dell’esistenza del cristiano».
Un ruolo della Chiesa locale riconosciuto anche da chi, come i sindaci dei comuni del Reventino, ha chiesto di aprire nei loro paesi la Scuola; richiesta a cui la diocesi ha aderito di buon grado «perché l’Evangelo contribuisce a far crescere e sviluppare questo tentativo».
«Monsignor Miglio – ha proseguito il vescovo Cantafora – vede la famiglia come luogo di sviluppo della società, non solo dal punto di vista umano, etico, ma anche per la politica. Questo sforzo è ormai entrato nella consuetudine del nostro piano pastorale».
«Noi non entriamo nel merito delle scelte tecniche – ha chiarito il vescovo – e delle scelte di partito, ma puntiamo sulla formazione per dare ai giovani strumenti che gli consentano di incidere nella realtà.»
Il vescovo ha poi ricordato alcune attività diocesane che vanno incontro alle problematiche delle famiglie, come il “Progetto Tobia” concretizzatosi dopo cinque anni di attività con un consultorio familiare e come le attività di formazione per le coppie.
LA CHIESA LOCALE A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA - La conferenza stampa è stata introdotta da don Leonardo Diaco, responsabile diocesano per la pastorale del lavoro e dei problemi sociali.
«Le difficoltà delle famiglie emergono ogni giorno di più – ha sottolineato don Leonardo – e sono confermate dai dati della Caritas e dagli studi di istituti di ricerca sociale ». Diaco ha anche ricordato che nella prossima primavera la Scuola Euro Mediterranea, darà la possibilità a 25 giovani, italiani e stranieri, di cimentarsi in un workshop di tre giorni finalizzato al rilancio della cultura d’impresa, del lavoro e dello sviluppo dell’area mediterranea, attraverso un confronto con imprenditori, esperti e docenti universitari.
Sono stati forniti anche alcuni numeri: sono 170 al momento gli iscritti alle attività della Scuola di dottrina sociale; un dato che si incrementerà sicuramente nei prossimi mesi, anche per l’avvio delle attività in vari comuni della diocesi. Gli ambiti territoriali coinvolti sono quelli di Curinga/Acconia, Marcellinara, Nocera Terinese Marina e Soveria Mannelli/Decollatura. Proprio a Soveria Mannelli e Motta S.Lucia si svolgerà il convegno di apertura il prossimo 15 dcembre, mentre poi tutte le attività proseguiranno da gennaio a maggio del 2013.
Don Roberto Tomaino, responsabile dell’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, ha sottolineato come la famiglia sia diventata ancor di più, in questo momento di crisi economica, un ammortizzatore sociale.
«Questa consapevolezza sta emergendo sempre più ed è evidente il rapporto tra famiglia e lavoro. Non bastano dei leader che facciano sognare – ha detto Tomaino – La concretezza dei sogni passa attraverso la formazione. Per questo occorre riprendere in mano l’educazione e i valori.»
«La diffusione capillare delle scuole di dottrina sociale – ha proseguito don Roberto – risponde anche ad un invito sempre esplicito del Santo Padre».
LA COLLABORAZIONE CON GLI IMPRENDITORI - Il responsabile della comunicazione diocesana ha anche ricordardato la collaborazione che è stata avviata con la UCID (l’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti), finalizzata a sostenere ed accompagnare gli imprenditori lametini al bene comune e a principi e alla morale cattolica. «L’UCID – ha detto don Roberto – assume il ruolo di sostenere la Scuola di Dottrina Sociale». Ha ricordato inoltre che il prossimo 22 dicembre si terrà uno scambio di auguri tra il vescovo e gli imprenditori locali, seguito poi da un concerto, in Cattedrale, della Corale Benedetto XVI.