Oltre cento persone i partecipanti alla terza edizione del cammino “Sulle orme dei padri”, il percorso a piedi dalla Cattedrale al santuario diocesano di Conflenti, lungo il tragitto attraversato nei decenni passati del secolo scorso da tanti lametini che andavano a rendere omaggio alla Madonna della Quercia con gli unici “mezzi di trasporto” a disposizione: le proprie gambe o, tutt’al più, qualche asinello.
Dopo la santa messa in Cattedrale, i pellegrini, guidati dal vicario generale della diocesi lametina don Adamo Castagnaro, da tre anni promotore dell’annuale cammino della seconda domenica di settembre insieme a un gruppo di giovani volontari, si sono diretti versi Conflenti lungo un percorso di ventuno chilometri: circa sette ore di cammino, attraversando i verdi sentieri del Reventino, con soste in località Sambate a Platania e in località Spernuzzata. Quindi tappa alla chiesetta della Querciuola, luogo dove avvenne la prima apparizione della Madonna a Conflenti il 7 giugno 1578 al giovane pastorello Lorenzo Folino, e al monastero delle clarisse dove, immerse nel silenzio e nella preghiera, le sorelle povere di S. Chiara accolgono con un sorriso attraverso il parlatorio quanti vanno a trovarle assicurando a tutti la loro amicizia e vicinanza nella preghiera.
L’arrivo nel centro di Conflenti, come ogni anno, è stato caratterizzato dalla festosa accoglienza degli abitanti. Quindi un momento di preghiera al santuario, ai piedi dell’immagine della Madonna della Quercia, e poi il pranzo sul piazzale del santuario, preparato dai volontari, allietato dal suono della tradizionale fisarmonica. Il santuario diocesano della Madonna della Quercia, come annunciato dal vescovo Cantafora in occasione della festa di agosto, è stato elevato per concessione di Papa Francesco a Basilica minore.
Preghiera, comunione e gioia nello stare insieme caratterizzano ormai da tre anni un’iniziativa che – come ha sottolineato don Adamo – “sta crescendo ogni anno nella partecipazione ed è un’occasione per rendere omaggio alla nostra Madre celeste e al tempo stesso, attraverso il cammino a contatto con la natura, ognuno ha la possibilità di ritrovare se stesso. Quando si cammina insieme, si percorre una stessa strada e uno stesso sentiero. Chiunque può dare il proprio contributo durante l’anno per organizzare l’iniziativa e renderla sempre più bella e partecipata. Tenendo sempre ben presente la metà del nostro cammino, che è la Vergine Maria, che ci porta al suo figlio Gesù”.
Vita diocesana
Oltre cento persone a piedi dalla Cattedrale a Conflenti sulle orme dei padri
Redazione · 6 anni fa