Domenica 4 giugno la città di Lamezia Terme diventerà scenario esclusivo per l’incontro di mondi, culture, popoli e tradizioni. Si svolgerà a partire dalle 16.30 lungo l’isola pedonale di corso Giovanni Nicotera, il consolidato appuntamento de “La festa dei popoli”. Giunta alla sua quarta edizione, la manifestazione è promossa dalla Diocesi di Lamezia Terme e dall’Ufficio Diocesano Migrantes, con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme, e coinvolge numerose realtà presenti sul territorio: Caritas Diocesana con il centro Interculturale Insieme, Azione Cattolica, Arci, Comunità Progetto Sud, Cooperativa Malgrado Tutto, Comunità Rumena, Ucraina, Marocchina, Cinese, alcuni Sprar e numerosissimi immigrati di diverse nazionalità. A dare inizio all’evento una sfilata di costumi tipici e bandiere dei diversi paesi, accompagnata dal Gruppo folk “I Calabruzi”, sfilata che dal chiostro di San Domenico muoverà verso il Corso, lì dove avrà luogo l’apertura degli stand espositivi al pubblico, e lo spettacolo condotto dalla giornalista Maria Scaramuzzino. A tutti le realtà coinvolte, citate, va un caloroso e doveroso ringraziamento per la partecipazione e la collaborazione, ma un grazie va soprattutto a ogni singolo cittadino straniero e italiano, che prenderà parte alla festa. La presenza forte e chiara di ognuno, sarà un segno vivo e vero di una città che vuole abbattere i muri dell’indifferenza e della paura, una città che vuole accorciare le distanze e vincere le divisioni, una città di popoli che vuole sentirsi, ma soprattutto essere, un unico popolo. “Una Lamezia per… accogliere, proteggere, promuovere e integrare”. è con un titolo cosi chiaro e semplice, che si vuole esprimere il senso della festa. E non è un caso, che al centro di questo titolo siano state messe le parole di Papa Francesco, che vuole indicarci una strada di integrazione vera per un futuro fraterno e solidale. Quello di domenica vuole essere un momento di gioia e condivisione. è nel fare festa che ogni popolo vorrà raccontarsi, farsi conoscere, e donarsi agli altri. Sarà il fascino e il mistero di mondi diversi a prendere vita, con balli, musiche, colori e profumi. Sensazioni che ci regaleranno un viaggio culturale ricco di storie e tradizioni diverse. Ricordiamoci che la diversità non è un limite, ma una straordinaria ricchezza. Non è la paura dell’altro e del diverso che deve essere la ragione delle nostre scelte, ma piuttosto un desiderio di conoscere, accettare e rispettare. Apriamo all’altro le porte delle nostre case, del nostro cuore, e della nostra mente.
Vita diocesana
Domenica 4 giugno Corso Nicotera si colora con la Festa dei Popoli
Gigliotti Saveria Maria · 7 anni fa