·

Vita diocesana

Monsignor Giuliodori ha concluso l’undicesimo anno della Scuola di Dottrina Sociale della Chiesa

don Roberto Tomaino · 7 anni fa

Si è svolta sabato scorso 27 maggio presso il salone del seminario vescovile la giornata conclusiva dell’undicesimo anno della Scuola di Dottrina Sociale della Chiesa sul tema “Per un’economia a Servizio del Bene Comune alla luce dell’Evangelii Gaudium”. Relatore dell’incontro è stato Monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ad aprire l’incontro, Don Fabio Stanizzo, direttore dell’ufficio pastorale Sociale e del Lavoro e della scuola laboratorio di Dottrina sociale e della chiesa che ha ripercorso le varie tappe che hanno portato alla giornata conclusiva di oggi ed ha evidenziato la preziosa collaborazione tra la Diocesi di Lamezia Terme e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. “L’approccio di Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium è innovativo e sconvolgente - ha affermato Giuliodori - La visione di fondo è che non esiste evangelizzazione se non si ha incidenza sociale, se non tocca la vita delle persone e non cambia la società. Come possiamo quindi plasmare la società e la cultura in Italia attraverso il Vangelo? Sicuramente attraverso una Chiesa attenta alle situazioni, in cammino con l’uomo di oggi e che ci mette la faccia. L’obiettivo che ha la Chiesa non è quello di modificare le condizioni sociali ma di far si che nella vita sociale risplenda il vangelo cioè risplenda l’annuncio di libertà, di salvezza integrale della persona, di testimonianza, di solidarietà. L’economia che si è andata modulando negli ultimi due secoli con grande sviluppo industriale ha introdotto grande benessere. Ma se questa economia, è finalizzata ad un arricchimento da una parte ed è commisurata al tornaconto di chi organizza l’economia, quest’ultima si snatura. Una cultura che invece di progredire , rischia di rincorrere idoli antichi. Non ad un denaro che governa invece che servire. La missione della chiesa è di dare speranza ai poveri, ma di ricordare sempre i ricchi. No ad un equità quindi che genere violenza: un economia che non è a servizio del bene dei popoli è un economia che apparentemente può produrre dei benefici ma alla fine diventa strumento di rottura e di violenza. Ci troviamo quindi in quadro di diseguaglianze, dove la corruzione può prendere il sopravvento. L’azione della Chiesa non può che andare a toccare la coscienza delle persone, perché proprio dentro la coscienza si sviluppano i meccanismi di innovazione e di cambiamento. Se non è un economia che si spende per il bene ma è un economia prigioniera di una visione egoistica non ci sarà futuro per l’uomo. Se noi puntiamo solo al massimo profitto - ha concluso Monsignor Giuliodori - e non ci domandiamo cosa stiamo producendo andremmo verso il precipizio. Un economia che è a servizio dell’uomo, che alza lo sguardo è un economia che ci introduce nel mistero dell’amore che viene da Dio e che plasma e che rende felice la vita dell’uomo”.Il Vescovo Luigi Cantafora ha concluso l’incontro ringraziando Monsignor Giuliodori per la sua presenza, sottolineando l’importante lavoro portato avanti anche quest’anno dalla Scuola di Dottrina Sociale della Chiesa lametina, dal suo direttore e dai vari docenti e relatori che si sono alternati nei vari appuntamenti del percorso formativo.Don Fabio Stanizzo ha ricordato l’appuntamento con il seminario estivo di formazione per i direttori degli uffici diocesani di pastorale sociale che si svolgerà a Lamezia Terme dal 19 al 22 luglio.