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La parola del Vescovo

Gesù Risorto, dimostra anche oggi che l’amore è più forte dell’odio.

Salvatore D'Elia · 8 anni fa

Dalle tenebre del Venerdì Santo e dalla discesa agli inferi del Sabato Santo, la liturgia della Chiesa, ci ha condotto “alla notte veramente beata”. “Questa è la notte che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo dall’oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo, li consacra all’amore del Padre e li unisce nella comunione dei santi”. Questo è l’annuncio che ci è stato dato all’inizio di questa santa veglia. In essa la condizione umana è cambiata, poiché “questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte, risorge vittorioso dal sepolcro”. Dai tempi più antichi la liturgia del giorno di Pasqua comincia con le parole: sono risorto e sono sempre con te; tu hai posto su di me la tua mano. La liturgia in queste parole, tratte dal salmo 138, ha visto la prima parola del Figlio rivolta al Padre dopo la risurrezione, dopo il ritorno dalla notte della morte nel mondo dei viventi. La mano del Padre lo ha sorretto anche in questa notte, e così Egli, il Figlio, ha potuto rialzarsi, risorgere. Nell’oscurità impenetrabile della morte Gesù è entrato come luce – la notte è diventata luminosa come il giorno, e le tenebre sono diventate luce. Ma questa parola del Risorto al Padre è diventata anche una parola che il Signore rivolge a noi: “Sono risorto e ora sono sempre con te”, dice a ciascuno di noi. La mia mano ti sorregge. Ovunque tu possa cadere, cadrai nelle mie mani. Sono presente perfino alla porta della morte. Dove nessuno può più accompagnarti e dove tu non puoi portare niente, là ti aspetto io e trasformo per te le tenebre in luce. Cari battezzandi, è questa la novità del Battesimo: la nostra vita appartiene a Cristo, non più a noi stessi. E proprio perché apparteniamo a Cristo non siamo soli neppure nella morte perché la attraversiamo con Lui, con Colui che vive e che ci dà vita vera e immensa per sempre.In vita e in morte, siamo sempre accompagnati da Lui. Siamo accolti da Lui nel suo amore e siamo liberi dalla paura. Preghiamo quindi in questa notte: Signore, dimostra anche oggi che l’amore è più forte dell’odio. Che è più forte della morte. Discendi anche nelle notti e negli inferi di questo nostro tempo e prendi per mano coloro che aspettano. Portali alla luce! Attraversa come luce, anche le nostre notti oscure e conducici fuori! Aiutaci a vivere come Risorti, capaci di portare la tua luce! Aiutaci a vivere la Pasqua, il passaggio sempre aperto dalla notte alla luce, dal peccato alla grazia, dalla morte alla vita. Amen.