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Vita diocesana

Verità Biblica e professione della Parola

Gigliotti Saveria Maria · 8 anni fa

Si è concluso da pochi giorni il corso di formazione per Lettori e Accoliti organizzato dall’Ufficio liturgico della Diocesi di Lamezia Terme. Iniziato il 28 gennaio 2017, il percorso prevedeva cinque incontri e una partecipazione di cinquanta persone, ma le iscrizioni hanno visto un numero che ha superato di gran lunga il centinaio. Gli incontri rivolti ai fedeli (uomini e donne) miravano alla preparazione di due figure liturgiche diverse: una volta al ministero della proclamazione della Parola e l’altra al sevizio all’altare. Tenuto dal direttore dell’Ufficio liturgico della Diocesi di Lamezia Terme, don Roberto Tomaino, il primo seminario è stato comune per entrambi i corsisti e aveva come oggetto la spiegazione dei ministeri laicali, storia, sviluppo e comprensione teologica a partire dal Concilio Vaticano II. In particolare, ci si è soffermati sull’importanza del Battesimo che rende l’uomo Sacerdote, Re e Profeta, pertanto invitato a vivere questo ministero e servizio non solo all’interno della Chiesa, ma nel mondo. In relazione a ciò se l’Accolito è chiamato a seguire e servire, il Lettore ha il compito primario di accogliere, conoscere, meditare e testimoniare la Parola. Gli incontri successivi, ad eccezione del terzo, presieduto dal direttore dell’Ufficio liturgico della Diocesi Metropolitana Catanzaro-Squillace, don Raffaele Zaffino, il quale ha fatto conoscere nel dettaglio il Lezionario nelle sue nove partizioni, sono stati necessariamente separati per la formazione specifica dei corsisti. Per gli Accoliti il cammino si è diversificato seguendo i seguenti argomenti: introduzione all’ordinamento generale del Messale Romano; preparazione della celebrazione eucaristica; formazione e guida dei gruppi liturgici parrocchiali. Per i Lettori il corso è stato sviluppato da Stefania Lecce della "Tenda del Magnificat" che ha fornito gli elementi basilari per la formazione del Lettore. Partendo dalla spiegazione di come si è giunti alla formazione del canone biblico, Lecce ha spiegato che si tratta di una raccolta di Libri la cui distribuzione nella struttura che oggi conosciamo si è avuta solo nel corso dei secoli. Basti pensare che il libro dell’Esodo è stato scritto prima della Genesi il cui libro è frutto di una grande riflessione sull’uomo e la sua condizione. è emerso che la Verità biblica non si manifesta nel senso storico o scientifico, ma in quello spirituale e nel significato salvifico che essa trasmette. Nel corso del quarto incontro, incentrato sul modo di Pregare con la Parola, la relatrice ha fornito delle linee guida: La preghiera non va “spiluccata”, non si può aprire la Bibbia a caso senza aver invocato prima lo Spirito Santo. La preghiera deve avere un ritmo: inizio, pausa e fine. Soffermandosi soprattutto sulla pausa intesa come silenzio del quale non si deve avere paura perché è in quel momento che Dio parla. Nell’ultimo appuntamento si è preso come spunto di riflessione il passo del Vangelo secondo Luca (4, 16-22) per spiegare esattamente “lo stile del lettore”. Nel brano Luca racconta che Gesù si trova nella sinagoga e, nel descrivere i movimenti che Gesù compie nella lettura del rotolo del profeta Isaia, fornisce nel dettaglio la gestualità liturgica che il Lettore deve compiere. Sottolineando che il suo ministero è a servizio della Parola di Dio, dell’assemblea e del testo che legge, la sua voce si “sottomette” alla scrittura e proclama la Parola che viene veicolata attraverso di lui. L’incontro, durato come tutti gli altri poco più di un’ora e mezza, si è concluso con una foto di rito dei partecipanti alla presenza di don Roberto Tomaino che, vista l’inaspettata affluenza, ha annunciato ai partecipanti la reale possibilità di una seconda edizione del corso che per quell’occasione sarà però sviluppato seguendo un unico filone tematico da sviluppare in più appuntamenti.