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Vita diocesana

Una veglia di preghiera per l'unità dei cristiani

Salvatore D'Elia · 8 anni fa

Nei giorni scorsi la chiesa di Santa Caterina ha ospitato una veglia di preghiera ecumenica. Tale iniziativa rientra in quelle organizzate per la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che nasce e si consolida in particolare nella persona degli immigrati cristiani che incontrandosi e vivendo nelle famiglie italiane rendono viva e reale l’unità. Pregare insieme aiuta a crescere nel rispondere al desiderio di Gesù: “Un solo gregge sotto un solo pastore”. La veglia è stata organizzata da suor Manuela Simoes, scalabriniana, dell’Ufficio diocesano Migrantes di Lamezia Terme, in collaborazione con la comunità ucraina della chiesa greco-cattolica di rito bizantino, nella persona di Padre Taras Svir, il movimento Pax Christi di Lamezia Terme e la comunità romena della chiesa ortodossa insieme al loro sacerdote, padre Costantino Ghimisi che ha presieduto la celebrazione. Padre Karem Boghos, sacerdote siriano di Aleppo, cattolico, ha condiviso la sua meditazione sul Vangelo. Oltre a don Carlo Cittadino, parroco della cattedrale, hanno partecipato alla celebrazione fedeli di alcune parrocchia della Diocesi, le suore Francescane Angeline della parrocchia di Santa Maria Goretti e le Francescane missionarie del Verbo Incarnato della parroccchia della Pietà. Alla fine della celebrazione, con gioia abbiamo potuto accogliere la presenza e la parola del vescovo Luigi Antonio Cantafora. La celebrazione è stata animata dal gruppo dei giovani di Santa Maria Maggiore, guidati da Roberta. Gli argomenti proposti dai ragazzi hanno offerto agli astanti, molteplici spunti di riflessione sui tanti “mattoni-egoismi” che quotidianamente ci inducono ad “innalzare muri”. Di certo, alla fine della celebrazione e dopo aver ascoltato le parole delle personalità religiose intervenute, i cristiani presenti si sono sentiti un “unicum”, importante ed indispensabile, nel contribuire, con il proprio “mattone ” di riconciliazione (ricordiamo il motto biblico “l’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione”), alla costruzione di una nuova “ecclesia”, nella quale riconoscersi.