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La parola del Vescovo

La Madonna del Miracolo ravvivi la nostra speranza e ci dia coraggio

don Roberto Tomaino · 8 anni fa

Fratelli e sorelle nel Signore, la Madonna del Miracolo ravvivi la nostra speranza e ci dia coraggio! E’una data singolare questa odierna! Ricorre il 175° anniversario dell’apparizione della Vergine a Ratisbonne e il miracolo della sua conversione. E in questo giorno celebriamo anche il decimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale di don Gianluca Taverna. Diversi i motivi della gioia e della gratitudine che ci riuniscono attorno all’altare per riconoscere le opere grandi di Dio per noi. Saluto con affetto i sacerdoti presenti e in particolare i padri minimi, il parroco Padre Giovanni Sposati e tutti voi cari fedeli. La narrazione di quel 20 gennaio del 1848, nelle parole di Ratisbonne, fanno riferimento a una luce grande, con al centro la Vergine Santa. Ricordando la storia, infatti, nessun luogo, nessun uomo o donna è troppo piccolo o indegno perché Dio non si avvicini. Nell’oscurità del peccato che genera angoscia e morte, infatti, si è accesa una luce che si è diffusa fino a noi. Lasciamoci abbracciare da tale luce! Chiediamoci però: chi ha particolare bisogno della luce di Dio che risplende sul volto della Madonna? Ognuno di noi. Sì, abbiamo bisogno di luce, di quella piccola luce che si è diffusa dal volto della Madonna: è una luce che non ha spaventato nessuno, anzi. Questa luce ha rallegrato e confortato sempre le menti e i cuori, le anime e i corpi, i singoli e le città. Cari Amici, non dobbiamo mai aver paura della luce che viene dal Vangelo, e del quale la Madonna è la prima discepola e maestra, perché Madre della Parola fatta carne. La luce che illumina Maria è Cristo e noi possiamo diffondere questa luce con l’annuncio del Vangelo. Ancora, possiamo essere figli della luce, quando viviamo il nostro Battesimo. E le nostre opere sono opere di luce, quando sono innestate di carità. La luce che riceviamo è la Parola di Cristo; una parola che rischiara e illumina anche le tenebre più oscure del dolore e della morte. Lo abbiamo appena ascoltato. Il Vangelo ci rimanda all’ora più cruenta della vita terrena del Signore Gesù: la croce. Eppure in quel momento tenebroso, una luce si accende. Gesù affida Giovanni a Maria, e Maria a Giovanni. Maria è segno della Chiesa; Giovanni, conclude il Nuovo Testamento: ci racconta tutto quello che è necessario di sapere su Gesù. Cristo ha davanti a sé, la Chiesa, personificata in Maria e la Scrittura, significata da Giovanni. L’ultima parola che Gesù in croce rivolge a tutti noi è un atto di fiducia: affida a noi il tesoro del Vangelo nel giovane Giovanni, e la comunità intera nelle mani di Maria.Per questo, ogni festa Mariana è l’occasione giusta per chiederci in quale modo la maternità della Chiesa si manifesta. Ai cristiani di ogni generazione tocca portare con sé il tesoro del Vangelo e il tesoro della Chiesa. In ogni momento della storia, allora la presenza di Maria è una luce che ci permette di scoprire il vero tesoro: il Vangelo e la Chiesa. Questa luce cosa permette? Ce lo suggerisce il particolare titolo della Madonna come Madonna del miracolo. E il vero miracolo è la conversione! Forse, questa festa mariana è un po’scomoda, perché mette davanti a noi l’unica richiesta di sempre da parte della Vergine Santa: la nostra conversione! Conversione che si realizza grazie al Vangelo e nella Chiesa. Alla Vergine Santa affidiamo don Gianluca che dieci anni fa veniva ordinato sacerdote. Anche a lui, dal Signore vengono affidati i suoi tesori: il Vangelo e la Chiesa. Custodiscili sempre, perché la tua vita possa essere una luce che arde, rischiara e illumina il cammino ai fratelli e alle sorelle. La Vergine Santa ti protegga e ti sostenga nel tuo ministero che stai vivendo con tanta generosità e sacrificio. Il Signore, dal canto suo, non ti sta facendo mancare i frutti della tua vita consegnata a Lui. La Vergine Santa, Madre dei Sacerdoti e Madonna del Miracolo, ti custodisca nel suo amore. Amen