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Il Vangelo della domenica

Quante volte pensiamo di conoscere Dio solo perché siamo in cammino di fede da molti anni, ma in realtà è un Gesù falsato dai nostri ragionamenti

Gigliotti Saveria Maria · 8 anni fa

Eccoci nella domenica in gaudete, cioè della gioia. Nel Vangelo, Giovanni il Battista è in prigione: sta compiendo la sua missione e dovrà compierla fino in fondo, fino al martirio per la verità. Sentendo parlare delle opere di Gesù, manda i suoi discepoli a chiedergli: Ma sei tu quello che stiamo aspettando? Questa è una domanda profonda, che in fondo c’è nel cuore di tanti: Ma sei davvero tu Gesù quello che ci salva? Che ci dona quella pienezza di vita che il nostro cuore cerca? Sei tu quello che vale la pena seguire e ascoltare? Ma non solo: è un “sei tu” che rivela anche uno sconvolgimento in Giovanni. Giovanni aveva annunciato con tinte forti colui che viene: è il più forte, colui che compie il giudizio di Dio tagliando subito ogni albero cattivo e bruciando ogni male (3,10), e invece… l’atteso Gesù sembra non corrispondere a questo tipo di attesa! Gesù sta facendo cose diverse, non esclude e non distrugge nessuno, accoglie i peccatori, va in cerca degli ultimi, si schiera contro l’ipocrisia dei “religiosi benpensanti”… insomma, Giovanni attraversa il dubbio, un dubbio che purifica la sua fede; si apre al mistero, interroga Gesù, si fa dire da Lui chi sia veramente, senza attaccarsi alle proprie idee su Dio. Quante volte incontriamo persone che rifiutano Dio, ma in realtà rifiutano l’idea che si sono fatti di Dio; o quante volte pensiamo di conoscerlo solo perché siamo in cammino di fede da molti anni, ma in realtà è un Gesù falsato dai nostri ragionamenti; quante volte ci aspettiamo e pretendiamo che agisca in un modo, che però non è il suo modo di essere e di agire! Eh sì, ci vuole l’umiltà di lasciarci dire da Lui chi è, attraverso la Sua Parola e la Chiesa! Ecco perché Gesù dirà: beato chi non trova in me motivo di scandalo, cioè beato chi non si scandalizza del vero volto di Dio che ci rivela Gesù, quel Dio che si è fatto uomo, mite, di umili origini, che ha cercato i più lontani, che è vissuto poveramente, che è morto miseramente in croce giustifi-cando anche i suoi uccisori… che Dio distante dal nostro modo di pensarlo… Ecco, questa è la salvezza: accogliere il Signore che viene così come si rivela, non come lo pensiamo noi! E cosa fa Gesù? Lo elenca lui stesso a Giovanni: risana l’uomo nel profondo, lo perdona, lo trasforma, lo guarisce. L’uomo passa così da uno stato di incompiutezza a uno di pienezza: ecco la salvezza di Dio! L’uomo, cieco, quindi incapace di leggere i segni della presenza di Dio, vede; il sordo, incapace di ascoltare la Parola di Dio e degli altri, finalmente ode; gli zoppi, immagine di quanti zoppicano spiritualmente, camminano; i lebbrosi, immagine dei malati e degli isolati, guariscono; i morti risorgono, anche immagine di quanti sono morti nel loro peccato. Tutto questo fa Gesù se gli apriamo il cuore, se ci fidiamo della Sua Parola, combattendo contro le nostre cattive inclinazioni. Che questo tempo ci aiuti a metterci davvero in ascolto della Parola del Signore, perché ci purifichi tutte le immagini false che abbiamo di Dio e ci liberi da una vita vissuta schiavi di se stessi!