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Parrocchie news

Conclusi festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola a Sant'Eufemia

Gigliotti Saveria Maria · 8 anni fa

Si è conclusa, con i tradizionali giochi pirotecnici nei pressi della Locomotiva, la festa patronale in onore di San Francesco di Paola a Sant'Eufemia Lamezia. Nonostante il caldo, numerosi sono stati i fedeli che hanno accompagnato la statua del santo per le vie del Quartiere, della Reliquia del sacro dito del Taumaturgo paolano e la Reliquia di Sant’Eufemia da Calcedonia; tutte portate a spalla, a turno, dagli statuari di San Francesco di Paola di Sant’Eufemia e di Sambiase e dagli statuari della Cattedrale di Nicastro. La festa è stata preceduta da un triduo preparatorio, che ha visto nella prima giornata, 7 luglio, l’accoglienza nella chiesa di San Francesco di Paola della Sacra Reliquia del Dito del santo della Charitas (giunta dall’omonima chiesa di Lamezia Terme/Sambiase) in Piazza Italia; da qui, ha preso il via la processione con il simulacro del Paolano e con la Reliquia verso la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, dove è stata celebrata la Messa (animata dalla corale parrocchiale) presieduta da don Leonardo Diaco, parroco di Santa Maria Maggiore, con la presenza degli statuari di S. Francesco di Paola di Sant'Eufemia e di Sambiase, e degli statuari di S. Antonio di Padova e dei Santi Pietro e Paolo di Nicastro; durante la Celebrazione, presieduta da don Leonardo e concelebrata da padre Carmine Madalese (in sostituzione del parroco padre Valerio Di Trapani, impegnato in una missione negli Stati Uniti) e da padre Ivano Scalise (della Parrocchia di San Francesco di Paola in Sambiase), hanno fatto ingresso nel gruppo degli statuari di Sant'Eufemia due nuovi portantini: Michele Fabiano e Antonio Calabrese. Il giorno dopo, 8 luglio, il trasferimento con il corteo di automobili della statua del Paolano, passando per località Marinella e fino a località Cafarone. A seguire, alle 19, nella chiesa parrocchiale l’apertura della Porta Santa e la Santa Messa presieduta dal vescovo diocesano, Luigi Antonio Cantafora. Prima della processione di domenica 10 luglio, la Santa Messa nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista è stata presieduta da padre Carmine Madalese; all’inizio della funzione religiosa si è ripetuto l’atto dell’accensione e della consegna del cero votivo al santo da parte del sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, che subito dopo ha rivolto la preghiera di affidamento della città al santo Patrono. La processione, con l’accompagnamento della banda musicale diretta dal maestro Rotella, ha percorso in circa tre ore le strade del quartiere, soffermandosi in particolare accanto alle persone disabili e ammalate, che sono state sollevate per poter baciare il Santo protettore. A conclusione, dal palco dopo un momento di preghiera introduttivo curato da padre Ivano Scalise, dei Minimi del convento di Sambiase, il Vescovo di Lamezia Terme nel suo intervento, prima della solenne benedizione, ha parlato della recrudescenza della criminalità in città, dopo gli ultimi attentati ai danni di alcuni esercizi commerciali. Il presule si è poi soffermato sulla mancanza di lavoro che attanaglia i giovani, invitando gli organi competenti ad affrontare una volta per tutte tale problematica, persistendo la quale non si intravede alcun futuro per i giovani. Anche il sindaco di Lamezia Paolo Mascaro, riprendendo la problematica dell’escalation degli attentati in città, ha detto che “coloro che compiono questi atti devono essere isolati” e concludendo che “il lavoro di tutta l’amministrazione comunale, insieme a quello delle persone di buona volontà, riuscirà a far rinascere la città di Lamezia Terme”. Al programma religioso, si è affiancata una tre giorni di sagra popolare e di manifestazioni civili, grazie all'impegno gratuito del Comitato Festa, del gruppo Famiglie parrocchiali, degli Statuari di San Francesco e del Gruppo Scout Agesci Lamezia Terme 4, dell'Avis di Base di Sant’Eufemia e degli sponsor: e così nella prima serata si sono esibiti i Kantharos, con la loro musica etno/folk; nella seconda serata, che ha visto premiare la scienziata Amalia Bruni, si è svolta la quarta edizione del concorso canoro “Lumen Calabriae”, organizzato dall’Associazione Muse e presentato da Ketty Riolo, con la partecipazione di Roberta Faccani, ex voce dei Matia Bazar; mentre, la serata della festa è stata allietata dalla musica e dal cabaret proposto da Piero Procopio.