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Una vita che invita

Gli sposi beati: Luigi Beltrame e Maria Corsini

Gigliotti Saveria Maria · 8 anni fa

Luigi Beltrame nasce il 12 gennaio 1880 a Catania; Maria Corsini a Firenze il 24 giugno 1884. Maria e Luigi si conoscono a Roma si sposano giovanissimi e mettono al mondo tre figli nei primi quattro anni di matrimonio. Luigi è avvocato dello Stato con incarichi di alto prestigio. Instancabili testimoni di carità e generosità evangelica sono impegnati nell'apostolato al servizio della Chiesa locale e del prossimo. Nel 1913 una quarta maternità sconvolge la loro vita: i ginecologi consigliano l'immediata interruzione della gravidanza per salvare almeno la madre non ancora trentenne. I due sposi aderiscono alla volontà di Dio e arriva in dono Enrichetta unica dei quattro figli a non consacrarsi al Signore. Maria, impegnata con l'apostolato della parola inizia a scrivere dei libri come “La madre nel problema educativo moderno”. Luigi frequenta don Sturzo e il nascente Partito popolare. Affianca la sposa nell'impostazione evangelica del cammino di grazia della comunità familiare vissuta come "chiesa domestica”. Nel 1916, in piena prima guerra mondiale, approda in Italia il movimento scoutistico e sorge l'associazione scoutistica cattolica italiana (ora Agesci). I coniugi Beltrame Quattrocchi aderiscono con entusiasmo, partecipando alle prime riunioni e scrivendo i due figliuoli maschi. Alcuni anni dopo Luigi fonda un oratorio festivo che in breve si popola di ragazzi. Maria Beltrame entra nei vertici nazionali del movimento cattolico femminile. Da tempo impegnata nella diffusione dell'apostolato della preghiera incontra padre Gemelli , dedicandosi all’Università Cattolica e alla Gioventù cattolica femminile. I figli maschi rispondono si alla chiamata del Signore. Tre anni dopo è la volta di Fanny che ventenne entra nel monastero di clausura delle Benedettine del Santissimo Sacramento in Milano con il nome di Maria Cecilia. In molte iniziative Maria è promotrice con Luigi: adorazione notturna; Unitalsi, lui barelliere e lei infermiera con il treno degli ammalati ogni anno a Lourdes; gruppi per signore fondati e guidati da Maria; gruppi mariti animati da Luigi; gruppi misti per giovani coppie; gruppi famiglia. Molte le iniziative private e familiari di carità, di preghiera, di accoglienza, di ascolto, di soccorso, di consiglio, di conforto, di sostegno, di perdono, per le quali Maria e Luigi riescono a trovare tempo e amore. Sono "punto di approdo" e "scialuppe di salvataggio" per tante pecorelle disorientate, in particolare per anime consacrate che avevano smarrito la via, per matrimoni in crisi, per rifiutate maternità. Luigi Beltrame anima di fede la sua professione e testimonia Cristo e la sua giustizia. Dà agli uomini che lo avvicinano per ragioni di professione il senso di pace e consiglio della fede. Ecco la loro giornata: comunione del mattino; lavoro; incontro di mezzogiorno; passeggiata della sera per acquistare il giornale; Rosario in comune davanti al Sacro Cuore e prima di andare a dormire. Apostolo nella professione, apostolo nella famiglia. E’un capofamiglia d'eccezione anzitutto con la sua sposa. Luigi Beltrame irradia intorno a sé un grande apostolato: l'apostolato coniugale, verso la sposa e verso i figli. Apostolo nella professione, nella famiglia, nella società, ama i poveri e sa cogliere il significato e la richiesta dalle esigenze moderne". Il 9 novembre 1951 muore attorniato da tutti e quattro figli. Maria Beltrame riprende a dedicarsi alle iniziative già vissute a fianco di Luigi e torna a pubblicare scritti sul tema cristiano della famiglia. In occasione del primo anniversario scrive: “Radiografia di un matrimonio”, pagine che rievocano mezzo secolo di vita sponsale secondo la volontà di Dio. Maria confida alla figlia nel monastero di clausura: "Ho offerto la mia vita al Signore, perchè il mondo vada un po' meglio". Il 25 agosto 1965 si ricongiunge al suo Luigi nel regno dei cieli. I loro resti a seguito della beatificazione celebrata il 21 ottobre 2001 in piazza San Pietro, riposano nella Cripta del Santuario del Divino Amore in Roma. San Giovanni Paolo II così si pronuncia nel proclamarli beati: "Oggi ci siamo dati appuntamento per la beatificazione di due coniugi: Luigi e Maria Beltrame un esempio di risposta affermativa alla domanda di Cristo, data da due sposi che hanno tenuto accesa la lampada della fede e l'hanno trasmessa ai loro quattro figli, dei quali tre sono oggi presenti in questa Piazza. Quella fiamma i vostri genitori l'hanno trasmessa anche agli amici, ai conoscenti, ai colleghi. Ora, dal Cielo, la donano a tutta la Chiesa. Questi coniugi hanno vissuto, nella luce del Vangelo con grande intensità umana l'amore coniugale e il servizio alla vita. Care famiglie, oggi abbiamo una singolare conferma che il cammino di santità compiuto insieme, come coppia, è possibile, è bello, è straordinariamente fecondo ed è fondamentale per il bene della famiglia, della Chiesa e della società. Come ogni cammino di santificazione, anche il vostro, cari sposi, non è facile. Ogni giorno voi affrontate difficoltà e prove per essere fedeli alla vostra vocazione, per coltivare l'armonia coniugale e familiare, per assolvere alla missione di genitori e per partecipare alla vita sociale”. Che bello esempio i coniugi Beltrame per tutte le famiglie del mondo e che belle parole di incoraggiamento quelle di san Giovanni Paolo II che ha presentato nella beatificazione al mondo intero un bell’esempio di coniugi da imitare.