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Vita diocesana

Conclusa settimana mariana

Gigliotti Saveria Maria · 9 anni fa

Con l’incoronazione della Madonna e l’offerta dell’olio votivo alla Vergine Maria si è conclusa la settimana mariana, che ha visto per tutta la prima settimana di maggio la presenza della statua della Madonna di Dipodi in Cattedrale. Tanti i fedeli che da tutta la Diocesi nella scorsa settimana sono venuti a rendere omaggio alla Vergine Maria venerata nel santuario diocesano di Feroleto Antico e affidare a lei i desideri e le speranze del popolo lametino. Una settimana segnata, tra gli altri appuntamenti, dai pellegrinaggi giubilari delle vicarie dei Santi Pietro e Paolo e di San Giovanni Calabria e dal Giubileo di giornalisti ed operatori della comunicazione. L’ultimo giorno della settimana mariana ha visto radunati in Cattedrale i membri dei Terzordini e di otto Confraternite della Diocesi lametina, che hanno compiuto il loro itinerario giubilare varcando la Porta Santa e partecipando alla Santa Messa presieduta dal Vescovo Cantafora. Centinaia di fedeli hanno rinnovato l’affidamento a Maria della comunità diocesana, a 10 anni dalla prima incoronazione della statua della Madonna di Dipodi nel 2006 alla presenza dell’allora Nunzio apostolico in Italia Mons. Paolo Romeo. Alla celebrazione di ieri sera hanno partecipato numerosi fedeli da Feroleto Antico, con il Sindaco Pietro Fazio, e dai comuni limitrofi. “Vivetela vostra vocazione. Noi vi stimiamo, conosciamo il vostro impegno e il vostro servizio e perciò vi raccomandiamo di riaccendere il vostro animo. E l’unica cosa che dà fuoco anche al legno più vecchio è la Parola di Dio – è stato il messaggio del Vescovo Cantafora ai membri delle confraternite e dei terzordini della Chiesa lametina invitandoli a mettere al centro del loro servizio nella Chiesa la “formazione sulla parola di Dio, senza la quale c’è solo folclore. E il folclore non serve né a Dio e né alla Chiesa. Riunitevi per ascoltare la Parola di Dio. Non trascurate questo impegno.” Una presenza storica, quella delle Confraternite e dei Terzi Ordini nella Chiesa lametina, la cui origine risale all’inizio dell’XI secolo, quando gruppi di cristiani ferventi si formano intorno ai monasteri di Germania, di Francia, di Calabria, di Toscana e di altre regioni italiane. Laici impegnati a vivere la vita cristiana seguendo l’esempio e il carisma di grandi Santi, coltivando la preghiera e la fraternità tra di loro. Cantafora ha parlato di queste realtà come “vie antiche, ma sempre nuove e preziose di santificazione”: le confraternite e i Terzordini– ha sottolineato il Vescovo lametino – “sono della Chiesa e sono Chiesa, se perdono questa radice hanno perso tutto”. Nel corso della celebrazione, è stato rinnovato il rito di incoronazione della statua della Madonna di Dipodi, con una riproduzione nuova dell’antica corona del Bambino e dello stellario della Vergine. Secondo la tradizione, solo il Bambino dell’antica statua della Vergine di Dipodi porta la Corona, un simbolo tipicamente mariano che richiama la centralità di Cristo, che Maria indica ad ogni fedele come l’unico Salvatore. Alcuni rappresentanti della Confraternite hanno acceso la lampada votiva alla Madonna a conclusione della celebrazione. Dopo la Messa, la statua della Madonna di Dipodi, dopo una breve processione fino a Piazza Ardito presieduta dal Vescovo, è stata riportata al Santuario Diocesano di Feroleto Antico.