·

Vita diocesana

L' "Eccomi" di frate Francesco Alfieri

Gigliotti Saveria Maria · 8 anni fa

“Il diacono ha per statuto della sua vita la dimensione della carità. Pregheremo per te, Francesco, perché tu possa crescere nella carità verso i poveri ed essere attento ai bisogni dell’altro. Si è diaconi per il servizio. E servire è consegnare tutta la tua vita per Dio e per gli uomini. Il diacono è un uomo consegnato per il Signore, chiamato ad ascoltare la voce della Verità, che è Cristo stesso. E da oggi tu rispondi alla chiamata del Signore. Francesco, sii immagine vivente dell’amore di Cristo”. Così durante l’omelia il Vescovo della diocesi lametina, Luigi Antonio Cantafora, nel corso della Concelebrazione eucaristica nella chiesa Cattedrale, animata dal coro della pastorale giovanile diocesana, guidata da don Francesco Santo (con all’organo Maria Giovanna Stella), nel corso della quale il presule, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria, ha conferito il Sacro Ordine del Diaconato a Fra Francesco Alfieri; ordinazione annunciata, “con grande gioia e gratitudine al Signore”, dalla Provincia dei Santi dei VII Martiri di Calabria dei Frati Minori e, ovviamente, dalla famiglia Alfieri.

Il presule, ancora all’omelia, ha evidenziato di Francesco Alfieri due elementi che lo contraddistinguono: “l’amore per la liturgia e il gusto dell’arte” (avendo egli frequentato l’Accademia di Belle Arti). Originario di Rizziconi (Reggio Calabria), 31 anni, terzo di quattro figli, con una formazione iniziale nella Parrocchia San Teodoro Martire, dove è stato membro del consiglio pastorale e ministro straordinario dell’Eucaristia, Francesco Alfieri rimane affascinato dalla vita del Poverello d’Assisi. Il 5 settembre 2010 segna la data della sua professione temporanea nella chiesa San Francesco d’Assisi di Reggio Calabria, dove frequenta l’Istituto teologico “Pio XI”, mentre sta completando gli studi all’Istituto teologico calabro “San Pio X” di Catanzaro. La sua professione dei voti perpetui avviene il 29 novembre 2015 nella Parrocchia di Sant’Antonio da Padova di Commenda di Rende (Cosenza). E’importante sottolineare che i frati francescani minori costituiscono ormai un’altra realtà ecclesiale nella nostra Diocesi, dal momento che il primo dicembre 2014 a Lamezia Terme è stato inaugurato un centro di prima accoglienza di pastorale giovanile e vocazionale regionale, che rimane nell’ex asilo delle suore del Cottolengo, attiguo alla chiesa parrocchiale Beata Vergine del Carmine; qui sono presenti alcuni di questi frati con il compito di coordinare questo punto mediano di appoggio nella città della Piana. Sull’avviso dell’ordinazione di Fra Francesco Alfieri, un’espressione del Poverello d’Assisi: “Perché sono servo di tutti, sono tornato a servire tutti e ad amministrare le fragranti parole del mio Signore” (San Francesco, Lettera a tutti i fedeli). Mentre alla vigilia della sua ordinazione diaconale, Francesco ha postato su facebook la frase: “Scoprire che nelle scelte importanti non si è mai da soli”. Alla funzione hanno assistito, tra gli altri: il ministro provinciale dei frati Minori di Calabria, Fra Fabio Occhiuto; il sindaco di Rizziconi, Giuseppe Di Giorgio; le cinque suore Clarisse provenienti dal Brasile, che abiteranno nel nuovo monastero di Conflenti (attualmente dimorano nei pressi della Querciuola); la comunità dei frati minori e i familiari di fra Francesco. Dopo l’“Eccomi” e il “Sì, lo voglio” da parte dell’eletto al diaconato, il momento emozionante si è avuto con la prostrazione di Francesco, mentre l’assemblea veniva invitata alla preghiera con le “Litanie dei Santi”. Quindi, l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione del vescovo hanno preceduto il momento dei riti esplicativi: l’imposizione della stola diaconale (che il diacono indossa in maniera trasversale, cioè dalla spalla sinistra al fianco destro) e della dalmatica; la consegna del libro dei Vangeli; l’abbraccio di Alfieri con il Vescovo, con gli altri diaconi e poi con i genitori. La Messa è proseguita regolarmente con il neo diacono che ha poi distribuito l’Eucaristia, in primis ai suoi genitori. Prima della benedizione finale, è intervenuto il primo cittadino di Rizziconi: “Oggi – ha detto - è una giornata particolare che arricchisce tutta la Chiesa e il mio paese”, augurandosi “di vedere altri giovani che abbiano la vocazione come Fra Francesco, dal momento che le vocazioni da noi scarseggiano” (se si conta una recente ordinazione presbiterale e questa diaconale di Francesco Alfieri, era da 50 anni che a Rizziconi non nascevano vocazioni, ndc). “Mi auguro – ha concluso il sindaco- di poter vedere al più presto Francesco a Rizziconi”. Poi è toccato a Fra Francesco prendere la parola. “Il Signore ha donato tanto alla mia vita e ci fortifica con la sua grazia - ha detto il neo diacono - ; e la mia prima grazia è il dono della mia famiglia, che per me è l’icona della diaconia”. Rivolgendosi al vescovo Cantafora, Fra Francesco ha aggiunto: “Mi colpisce di voi, eccellenza, la vostra discrezione”. Poi, una sfilza di ringraziamenti: dal provinciale fra Fabio Occhiuto a tutta la fraternità, ai genitori, ai fratelli (qui è stato sopraffatto dall’emozione, che ha fatto scattare un lungo applauso), al suo parroco “che ha saputo seminare e oggi può raccogliere il suo frutto”, al coro che ha animato la Messa. “C’è anche la mia maestra delle scuole elementari – ha detto ancora fra Francesco- . E poi un grazie alle sorelle Clarisse. Avervi oggi con me, è un regalo grande. Mi devo mettere a lavorare>. Vi chiedo di accompagnarmi con la preghiera, per portare prima a me e poi agli altri le cose meravigliose che il Signore compie per noi”. Intervento finale ancora di monsignor Cantafora, per ringraziare il sindaco di Rizziconi del suo pensiero sulle vocazioni, auspicando che presto diano i frutti sperati. La benedizione impartita dal Vescovo ha sciolto l’assemblea dei fedeli e dato inizio nei locali del Seminario ad un momento di fraternità.