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Cultura e Società

Bullismo droga e internet, se ne è discusso al "Nicotera-Costabile"

Cesare Natale Cesareo · 8 anni fa

“Possiamo arrestare tutti i criminali di questo mondo, però l’attività repressiva nostra è sempre una cosa che viene dopo; l’attività preventiva è quella che conta per una società più a misura d’uomo. Se usate il vostro cervello, eviterete di commettere determinate errori, perché gli errori prima o poi si pagano”. Dopo aver parlato ai ragazzi sul contrasto dei reati in materia di stupefacenti, mettendoli in guardia che “il primo spinello che uno fuma ha già provocato dei danni nel nostro organismo a livello di neuroni”, è stata questa la conclusione del tenente colonnello Michele Di Nunno, comandante Gico, al convegno che si è tenuto nell’auditorium dell’istituto comprensivo “Nicotera-Costabile” sul tema “Noi non @bbocchiamo”. Si è trattato di un incontro di formazione (aperto dall’inno di Mameli, eseguito dai ragazzi della banda musicale, diretta da Enzo Minieri), moderato da Antonio Saladino, che ha fotografato a 360° uno spaccato dei “mali” che attanagliano la società odierna e, in particolare, i giovanissimi: dal non rispetto del codice della strada all’alcolismo, dal consumo di droga e stupefacenti al bullismo, dal sexting su internet ai pericoli in genere che si celano sul web. Soggetti promotori dell’incontro, oltre ai due istituti comprensivi “Nicotera-Costabile” e “Borrello-Fiorentino”, con i rispettivi dirigenti scolastici Rosanna Bilotti e Lorenzo Benincasa, sono stati l’associazione culturale San Nicola, presieduta da Pino Morabito e l’Unione generale lavoratoripolizia di Stato, presente con alcuni dirigenti della segreteria provinciale di Catanzaro. Ad aprire le relazioni il comandante della stazione Carabinieri di Sambiase, luogotenente Domenico Medici che, con l’ausilio di slide curate da Antonello Vecchi della polizia scientifica, ha messo sul tappeto tutte le norme di comportamento da usare sulla strada, raccomandando in particolare ai ragazzi l’uso del casco sul motorino e il rispetto della segnaletica, con tutto ciò cui si va incontro trasgredendo le regole. Il comandante del nucleo operativo e radiomobile dei Carabinieri di Lamezia, tenente Alessandro Guglielmo, si è soffermato sui problemi legati all’alcool, “i cui effetti danno una percezione diversa della realtà, con seri pericoli per chi si mette alla guida di mezzi”. Ha poi messo in guardia i ragazzi sull’uso di internet, ed in particolare delle chat, dove “spesso voi pensate di parlare con qualcuno, ma dietro questo qualcuno si cela un falso profilo”, rimarcando di “non dare mai informazioni di natura strettamente personale”. E’poi intervenuto il sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro, che ha invitato i ragazzi a riflettere e a fare tesoro delle nozioni apprese. “Siate in grado di diventare grandi – ha detto - anche quando siete in tenera età; e sappiate godere di questo dono meraviglioso, che è la vita”. Dopo l’intermezzo con una poesia di Costabile, declamata da Gaetano Montalto, il sostituto commissario Maria Gaetana Ventriglia si è soffermata sul bullismo, definito “azione di sopruso fatta da un bambino, 'bullo', nei confronti di un altro coetaneo, 'vittima'" e distinguendo tra bullismo diretto (schiaffi e altro) e indiretto, “quando un bambino viene danneggiato nelle sue relazioni personali. E quando tutto ciò si verifica in internet – ha aggiunto Ventriglia - si parla di cyberbullismo”. Poi, ha parlato del sexting, “inviare, ricevere e condividere testi, video o immagini relative alla sessualità”, con tutte le conseguenze penali che ne derivano. “Quando ci sono determinate situazioni di pericolo – ha concluso -, parlatene con i vostri genitori e non esitate a contattare le Forze dell’Ordine”.